BARI. "Noi vogliamo aiutare l'Argentina a cercare tutti quelli che mancano all'appello, tutti i ragazzi che hanno il diritto di sapere che hanno vissuto in famiglie 'artificiali' e che la loro famiglia vera e' stata con un tratto di penna devastata dalla violenza che si fece Stato nell'Argentina dei militari". Cosi' il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, parlando con i giornalisti al termine della conferenza stampa che si e' tenuta nella sede della presidenza a Bari, alla presenza del sindaco del capoluogo Michele Emiliano e del rettore dell'Universita' Corrado Petrocelli nel corso della quale e' stata annunciata l'adesione della Regione del Comune (ma anche dell'ateneo) alla campagna promossa dalla Repubblica dell'Argentina per la ricerca, anche in Italia, dei 'nietos' (nipoti), i neonati sequestrati dalla dittatura militare del Paese sudamericano e successivamente scomparsi.
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Alla conferenza stampa hanno preso parte Claudia Carlotto, presidente della Conadi (Commissione nazionale per il diritto all'identita') della Repubblica argentina, Carlos Cherniak, ministro dell'ambasciata argentina in Italia e responsabile della sezione diritti umani.
"Noi vogliamo essere accanto all'Argentina - ha aggiunto Vendola - che e' una parte dei nostri sogni, dei nostri dolori, della nostra memoria". Durante l'incontro e' intervenuto uno dei 106 (anche se oggi si e' saputo che sono diventati 107) nietos, Guillermo Perez Rozimblit, per la prima volta in Italia, ritrovato grazie al lavoro di ricerca delle organizzazioni argentine per i diritti umani.
Si calcola in circa 500 il numero dei nipoti complessivamente scomparsi nel periodo dal 1976 al 1983 in Argentina durante la dittatura del generale Videla. Ne mancano quindi all'appello circa 393. Tra le iniziative presentate alla stampa la proiezione del film, questa sera in cinema Abc a Bari, sulla storia di Estela Carlotto, presidente dell'associazione Nonne di Plaza de Mayo, nonche' mamma di Claudia Carlotto.
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