LECCE. Scontro tra immigrati nel Leccese per una futile lite. Un cittadino 25enne del Ciad, ospite di una struttura di accoglienza di Andrano, in provincia di Lecce, e' stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Spongano con l'accusa di tentato omicidio aggravato e premeditato, dopo aver accoltellato un altro extracomunitario domiciliato nella struttura. I militari sono giunti sul posto dopo una telefonata al 112 da parte dei responsabili del centro. Il ferito si trovava nel cortile interno della masseria e sanguinava copiosamente da varie parti del corpo. L'uomo, che aveva lievi ferite alle mani e gli abiti sporchi di sangue, era trattenuto con fatica da alcuni degli operatori e degli altri ospiti della struttura.
Entrambi sono stati portati in ospedale dagli operatori del 118. Grazie alla collaborazione dei responsabili della struttura e della gran parte degli stranieri ospitati, gli inquirenti hanno accertato che da diverse settimane il ferito e il suo aggressore avevano frequenti litigi dovuti al fatto che il secondo era solito ascoltare la musica tenendo il proprio stereo ad un volume decisamente alto anche durante le ore di riposo e non di rado durante la notte.
Le discussioni, spesso sfociate in urla ed offese, non erano mai andate al di la' degli eccessi verbali e si erano sempre concluse in pochissimi istanti grazie all'intervento conciliatore degli operatori della struttura e di altri ospiti.
Entrambi sono stati portati in ospedale dagli operatori del 118. Grazie alla collaborazione dei responsabili della struttura e della gran parte degli stranieri ospitati, gli inquirenti hanno accertato che da diverse settimane il ferito e il suo aggressore avevano frequenti litigi dovuti al fatto che il secondo era solito ascoltare la musica tenendo il proprio stereo ad un volume decisamente alto anche durante le ore di riposo e non di rado durante la notte.
Le discussioni, spesso sfociate in urla ed offese, non erano mai andate al di la' degli eccessi verbali e si erano sempre concluse in pochissimi istanti grazie all'intervento conciliatore degli operatori della struttura e di altri ospiti.
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