Al Teatro Verdi di Brindisi operetta “Al Cavallino Bianco”

BRINDISI. Con la ricca, briosa e piacevolissima operetta “Al Cavallino Bianco”, s’inaugura venerdì 9 novembre alle 20.30 nel Nuovo Teatro Verdi di Brindisi la XXVIII Edizione di “BrindisiClassica”, la tradizionale stagione concertistica della “Nino Rota”, organizzata sotto l’egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia e del Comune di Brindisi.
A rappresentare il singolare capolavoro dell’operetta viennese sarà prestigiosa Compagnia di Operette Alfafolies di Torino, fondata e diretta dall’attore e regista Augusto Grilli, che si avvarrà del Coro “Carmine Casciano” e del “Balletto Alfaballett”.

Tra quelle più rappresentate in Europa, quest’operetta è definita un “fuoco d’artificio” per la freschezza, varietà e gioiosità delle musiche, fatte di splendide canzoni, di allegri couplets, di marce folcloristiche e di ritmi sincopati, che si fondono magicamente con quadri coreografici di straordinaria spettacolarità. Andata in scena al grande Schauspielhaus di Berlino nel 1930, ebbe un tale successo che il “Berliner Tageblatt” lo recensì affermando: "Quest’operetta è un abbonamento per la felicità, per il suo denaro, un uomo non può pretendere di più".

L’operetta prende il nome dell’Hotel in Austria sul lago di S. Wolfgang, dove sono ambientate le intriganti vicende amorose. La trama è classica ma arricchita di elementi gustosi e di gag formidabili. L’Hotel è gestito dalla bella Gioseffa, che con i suoi occhioni ha infranto chissà quanti cuori e, tra questi, forse anche quello dell’Arciduca. Oggi però quello che batte per lei è il cuore del primo cameriere Leopoldo, il quale, un po’ per ripicca e molto per gelosia, cerca di creare una serie di complicazioni. Ma la bella Gioseffa sa come tenere a bada un innamorato troppo impetuoso, anche perché, tra una gita al lago e una danza alpina al Salzkammergut, all’Hotel il lavoro non manca. Se poi, all’improvviso, arriva anche l’Arciduca, il quadro è completo. Ma come in tutte le favole le cose alla fine si appianano, comprese quelle sentimentali che rendono così piacevole e movimentato il soggiorno ai simpatici ospiti Claretta, Sigismondo, Ottilia, Bellati. E così arriva l’immancabile lieto fine con matrimoni e giuramenti d’eterno amore.

Pare che il sogno di concordia e d’armonia, che intreccia le vicende dei protagonisti sia destinato a rinnovarsi ad ogni nuova rappresentazione. Gli organizzatori si augurano che anche questa sia per tutti “un abbonamento per la felicità” e auspicano perciò la più ampia partecipazione di pubblico.

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