Ancora sangue e morte in Medio Oriente: un attentato a bordo di un autobus a Tel Aviv ha causato stamani 8 feriti e 4 morti. E' stato raggiunto intanto un accordo per un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Lo ha detto una fonte palestinese vicina ai negoziati. Fonti israeliane hanno confermato alla Reuters un accordo di cessate il fuoco con Hamas, precisando tuttavia il blocco della Striscia di Gaza non sarà abolito. La tregua dovrebbe entrare in vigore oggi stesso.
Secondo un alto esponente israeliano - citato dal sito Ynet in forma anonima - sarà il segretario di stato Usa Hillary Clinton, che è al Cairo, a chiedere formalmente alle parti di cessare il fuoco.
Governo israeliano e polizia non hanno dubbi, si è trattato di un attentato: una bomba sarebbe stata piazzata in una borsa all'interno dell'autobus, dove - secondo quanto riferisce la tv Canale 10 - non sono stati trovati cadaveri. Gli agenti si sono subito messi a caccia dell'attentatore per le strade di Tel Aviv aiutati da un elicottero. Del resto, Hamas lo aveva annunciato. Solo due giorni fa, un macabro video delle Brigate Ezzedin al Qassam aveva minacciato di tornare a colpire Israele con i kamikaze "nei caffé, alle fermate dell'autobus".
L'attentato arriva a una settimana dall'inizio dell'offensiva israeliana 'Colonna di nuvola' nella Striscia di Gaza per fermare il lancio di razzi palestinesi su Israele.
E' panico tra i feriti a Tel Aviv |
IRAN -Intanto il presidente del Parlamento iraniano Ali Larijani ha ammesso un appoggio ''militare'' di Teheran a Gaza, esortando gli altri Paesi arabi a fare altrettanto. Lo scrive l'agenzia palestinese Fars. ''Siamo onorati del nostro aiuto materiale e militare'' a Gaza e ''i paesi arabi che si siedono ai tavoli della diplomazia devono sapere che la Palestina non ha bisogno di parole o incontri'', ha dichiarato Larijani.
La situazione sulla Striscia di Gaza in un grafico |
PAPA - "Odio e violenza non sono soluzione" per "l'aggravarsi della violenza tra israeliani e palestinesi nella striscia di Gaza". Anche il Papa, oltre a tutta la comunità internazionale, in un "appello" in cui inoltre "incoraggia iniziative e sforzi di quanti stanno cercando di ottenere una tregua e promuovere il negoziato".
Il Papa ha anche esortato "le autorità di entrambe le parti ad adottare decisioni coraggiose in favore della pace e a porre fine a un conflitto con ripercussioni negative in tutta la regione mediorientale travagliata da troppi scontri e bisognosa di pace e riconciliazione".