TARANTO. Nuovo sequestro nel Tarantino. La Guardia di Finanza ha sequestrato a titolo preventivo a Martina Franca, in provincia di Taranto, un opificio industriale del valore di circa 1,3 milioni di euro a conclusione di indagini di polizia giudiziaria delegate dalla Procura della repubblica del capoluogo jonico riguardo il fallimento di una societa' che opera nel settore del confezionamento di capi di abbigliamento. Il decreto e' stato emesso dal gip per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo jonico.
E' stato accertato in particolare che l'amministratore unico della societa' fallita ha compiuto, in concorso con il rappresentante legale e il socio d maggioranza di una immobiliare, il reato di bancarotta fraudolenta attraverso diverse e illecite distrazioni o dissipazioni del patrimonio della societa' ai danni dei creditori. Di rilevante entita' la vendita operata dalla societa' fallita in favore dell'immobiliare a un prezzo di circa la meta' di quello reale di mercato. Il pagamento di una parte del prezzo pattuito, che sarebbe avvenuto in contanti come rilevato dalle scritture contabili della societa' immobiliare, in realta' e' poi risultato fittizio.
La stima dell'opificio eseguita dal consulente tecnico nominato dal Tribunale di Taranto e' risultata del 30% superiore al prezzo di vendita convenuto dalle parti.
E' stato accertato in particolare che l'amministratore unico della societa' fallita ha compiuto, in concorso con il rappresentante legale e il socio d maggioranza di una immobiliare, il reato di bancarotta fraudolenta attraverso diverse e illecite distrazioni o dissipazioni del patrimonio della societa' ai danni dei creditori. Di rilevante entita' la vendita operata dalla societa' fallita in favore dell'immobiliare a un prezzo di circa la meta' di quello reale di mercato. Il pagamento di una parte del prezzo pattuito, che sarebbe avvenuto in contanti come rilevato dalle scritture contabili della societa' immobiliare, in realta' e' poi risultato fittizio.
La stima dell'opificio eseguita dal consulente tecnico nominato dal Tribunale di Taranto e' risultata del 30% superiore al prezzo di vendita convenuto dalle parti.