Luigi Laguaragnella. Ieri sera ha inaugurato la Scuola alla Cittadinanza Attiva per Genitori e Figli organizzata dal gruppo Scout Bari 12 presso la Parrocchia del Preziosissimo Sangue in San Rocco, l’assessore regionale alle infrastrutture strategiche e mobilità , Guglielmo Minervini.
Il tema che la Scuola affronterà negli ultimi mesi dell’anno fino alla prossima primavera è la “Preparazione al voto” per confrontarsi e capire meglio le prossime elezioni italiane.
L’incontro di ieri sera si è concentrato sull’importanza del voto per i cittadini e sulla comune sfiducia che questi ultimi stanno associando al’intera classe politica. Minervini, sollecitato anche dall’esito delle elezioni americane e dai relativi discorsi di Obama, ha ammesso il malcontento generale incrementato nel periodo di crisi; è consapevole, come tutte le persone, della difficoltà di uscire da un clima di incertezza, ma soffermandosi sul perché votare ritrova una spinta verso il cambiamento, in quanto nel bene o nel male prima o poi qualcosa cambierà in tutti gli ambiti della società .
Secondo l’assessore non andare a votare significa favorire e facilitare, invece, l’interesse personale dei pochi a causa proprio di persone che guardano con distacco e apatia il mondo politico come se si tratti di qualcosa che non le riguarda. Non è assolutamente un atto di protesta. Certamente la politica non ha saputo leggere l’avvenire mancando di produrre idee valide per il futuro, innestando nella comunità un senso di inutilità soprattutto in quella crocetta di scelta. Minervini esorta, poi, tutti i cittadini a non limitarsi semplicemente a votare, ma invita la cittadinanza ad una maggiore partecipazione al bene comune ad essere attivi e responsabili, informandosi e fare propria la disponibilità di cambiamento. I tempi odierni confermano la necessità di aggregarsi, mettere insieme idee, progetti, sentendosi impegnati anche dopo il voto per trovare in prima persona le richieste e i diritti che si è riposto nella scelta elettorale. Sono anni in cui riprendendo le parole del presidente Usa “non si può essere cittadini una volta ogni quattro anni”.
Il tema che la Scuola affronterà negli ultimi mesi dell’anno fino alla prossima primavera è la “Preparazione al voto” per confrontarsi e capire meglio le prossime elezioni italiane.
L’incontro di ieri sera si è concentrato sull’importanza del voto per i cittadini e sulla comune sfiducia che questi ultimi stanno associando al’intera classe politica. Minervini, sollecitato anche dall’esito delle elezioni americane e dai relativi discorsi di Obama, ha ammesso il malcontento generale incrementato nel periodo di crisi; è consapevole, come tutte le persone, della difficoltà di uscire da un clima di incertezza, ma soffermandosi sul perché votare ritrova una spinta verso il cambiamento, in quanto nel bene o nel male prima o poi qualcosa cambierà in tutti gli ambiti della società .
Secondo l’assessore non andare a votare significa favorire e facilitare, invece, l’interesse personale dei pochi a causa proprio di persone che guardano con distacco e apatia il mondo politico come se si tratti di qualcosa che non le riguarda. Non è assolutamente un atto di protesta. Certamente la politica non ha saputo leggere l’avvenire mancando di produrre idee valide per il futuro, innestando nella comunità un senso di inutilità soprattutto in quella crocetta di scelta. Minervini esorta, poi, tutti i cittadini a non limitarsi semplicemente a votare, ma invita la cittadinanza ad una maggiore partecipazione al bene comune ad essere attivi e responsabili, informandosi e fare propria la disponibilità di cambiamento. I tempi odierni confermano la necessità di aggregarsi, mettere insieme idee, progetti, sentendosi impegnati anche dopo il voto per trovare in prima persona le richieste e i diritti che si è riposto nella scelta elettorale. Sono anni in cui riprendendo le parole del presidente Usa “non si può essere cittadini una volta ogni quattro anni”.