Bari: mozione di sfiducia al sindaco, le opposizioni fanno breccia

Nicola Zuccaro. Per una mattinata la stampa accreditata a Palazzo di Città è stata a lezione di Statuto Comunale. Lo strumento che in larga parte disciplina il funzionamento sia dell'Amministrazione che del Consiglio Comunale è stato, in questa circostanza oggetto di approfondimento per la Mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco di Bari. A prescriverlo è l'Art.20 dello Statuto. Michele Emiliano deve lasciare perchè i baresi sono stanchi di vivere in una Città che da troppo tempo è in stallo. All'unisono i Consiglieri Cea, Monteleone, Melchiorre, Finocchio, Sciacovelli, Gemmato, Loaicono, Miniello e Delle Fontane hanno rilevato lo stato di degrado e di abbandono in cui versa Bari ; attività commerciali, mercato immobiliari fermi, crescita della disoccupazione.

Le problematiche evidenziate unite all'assenza del Sindaco nella conduzione amministrativa della Città sono alla base della Mozione di sfiducia che supportata anche dall'Art.52 del D.Lgs 267 /00 sarà inviata alla Presidenza del Consiglio e alla Segreteria Generale Comunale per i conseguenti adempimenti. Il Centro-Destra presente a Via Cairoli canterebbe già vittoria - come ha rilevato il Coordinatore Ninni Cea - se questa sarà oggetto di dibattito in Aula Dalfino unitamente alla garanzia da parte del Primo Cittadino ad occuparsi di più della Città e meno di politica nazionale. Una richiesta che testimoniata dalla " promozione" di Emiliano da parte di Bersani a Ministro consentirebbe alle opposizioni di far breccia sia sul Gruppo Misto presente a Palazzo di Città che su quella parte del Centro-Sinistra Comunale. Negli ultimi giorni, la relativa maggioranza ha esternato, più volte, il proprio malumore per la condotta del Sindaco e della relativa Giunta.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto