ROMA. "Mi piacerebbe approfondire bene questo accavallarsi di piani e capire di cosa si sta parlando: fin qui abbiamo visto rompere il giocattolo e non quello che si possa definire un piano". Così il segretario del Pd Luigi Bersani interpellato sul futuro delle Fiat.
+ L'azienda: nessuna urgenza su procedure di mobilitÃ
Durante una conferenza stampa a Milano con Peer Steinbruck, candidato per l'Spd alla cancelleria tedesca, Bersani è stato piuttosto duro nei confronti della Fiat. "Posso solo dire - ha sostenuto rispondendo come agirebbe se fosse premier sui 19 lavoratori messi in mobilità dopo il reintegro seguito al contenzioso con la Fiom - che è stato un gesto, quello di Fiat, non accettabile, che contiene un messaggio che non fa bene al paese persino sul piano morale". Per il leader Pd infatti, "Se viene riconosciuto che c'é un errore o una colpa, l'errore di un' azienda non può essere immediatamente scaricato su altri lavoratori che hanno bisogno di mantenere una famiglia". Del resto Bersani si è detto convinto che "discutendo tutti insieme, una soluzione la si sarebbe trovata, magari con gesti che segnalino un direzione di marcia nel segno della solidarietà e non dello scontro.
+ L'azienda: nessuna urgenza su procedure di mobilitÃ
Durante una conferenza stampa a Milano con Peer Steinbruck, candidato per l'Spd alla cancelleria tedesca, Bersani è stato piuttosto duro nei confronti della Fiat. "Posso solo dire - ha sostenuto rispondendo come agirebbe se fosse premier sui 19 lavoratori messi in mobilità dopo il reintegro seguito al contenzioso con la Fiom - che è stato un gesto, quello di Fiat, non accettabile, che contiene un messaggio che non fa bene al paese persino sul piano morale". Per il leader Pd infatti, "Se viene riconosciuto che c'é un errore o una colpa, l'errore di un' azienda non può essere immediatamente scaricato su altri lavoratori che hanno bisogno di mantenere una famiglia". Del resto Bersani si è detto convinto che "discutendo tutti insieme, una soluzione la si sarebbe trovata, magari con gesti che segnalino un direzione di marcia nel segno della solidarietà e non dello scontro.
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