ROMA. Partecipare al secondo turno per le primarie del centrosinistra non è stata affatto una decisione sbagliata e non indebolirà l'attuale segretario, che è il più favorito secondo i sondaggi per le primarie il cui primo turno si terrà domani, domenica. Lo ha sottolineato lo stesso Pierluigi Bersani a margine della manifestazione che conclude il suo tour in Emilia Romagna.
"E' l'ultima preoccupazione che ho", ha aggiunto Bersani rispondendo a chi gli chiedeva un parere su un possibile indebolimento al ballottaggio. "Credo che sia abbastanza probabile che ci sia il secondo turno visto che siamo in cinque candidati - ha aggiunto -. Non faccio appello al voto utile" perché "abbiamo voluto il secondo turno, abbiamo pensato che ci sono parecchi candidati ed è facile strutturalmente che si arrivi al ballottaggio e chi vince deve avere più del cinquanta per cento dei progressisti".
Le primarie nel centrosinistra sono state una giusta intuizione che farà bene al partito e ai progressisti, per questo "come segretario del Pd, ci ho creduto, funzionano, sono contentissimo e a questo punto ho già vinto". "La campagna è andata benissimo e anche di più, abbiamo girato l'Italia, c'è stata una partecipazione incredibile". Le primarie "danno il segno che in Italia ci sono anche delle energie vere e buone che possono servire al paese".
Come incoraggiamento agli altri quattro candidati, il segretario si è limitato a un "forza ragazzi", mentre per quanto riguarda i sondaggi si è astenuto dal commento: "Sono già complicati con le elezioni, figuriamoci con le primarie. Sento un'aria buona, aspetto che la gente scelga il migliore".
"E' l'ultima preoccupazione che ho", ha aggiunto Bersani rispondendo a chi gli chiedeva un parere su un possibile indebolimento al ballottaggio. "Credo che sia abbastanza probabile che ci sia il secondo turno visto che siamo in cinque candidati - ha aggiunto -. Non faccio appello al voto utile" perché "abbiamo voluto il secondo turno, abbiamo pensato che ci sono parecchi candidati ed è facile strutturalmente che si arrivi al ballottaggio e chi vince deve avere più del cinquanta per cento dei progressisti".
Le primarie nel centrosinistra sono state una giusta intuizione che farà bene al partito e ai progressisti, per questo "come segretario del Pd, ci ho creduto, funzionano, sono contentissimo e a questo punto ho già vinto". "La campagna è andata benissimo e anche di più, abbiamo girato l'Italia, c'è stata una partecipazione incredibile". Le primarie "danno il segno che in Italia ci sono anche delle energie vere e buone che possono servire al paese".
Come incoraggiamento agli altri quattro candidati, il segretario si è limitato a un "forza ragazzi", mentre per quanto riguarda i sondaggi si è astenuto dal commento: "Sono già complicati con le elezioni, figuriamoci con le primarie. Sento un'aria buona, aspetto che la gente scelga il migliore".
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