Bersani show a Bari: "L'Italia prima di tutto"

Andrea Stano. A pochi giorni dal confronto in diretta su Sky con i contendenti alla carica di leader del PD, arriva anche in Puglia il tour nazionale di Pier Luigi Bersani.

Alle 18.30 sullo striminzito palco in Piazza San Ferdinando, di fronte all’omologa e bellissima chiesa di Bari, il segretario del Partito Democratico ha tenuto un breve comizio concionando dinanzi al pubblico per una quarantina di minuti.

In mattinata, in seguito all’incontro col sindaco Emiliano alle 10.00, Bersani era stato protagonista di altri due interventi nei paesi di Monopoli e Polignano.

Lo slogan “Bari x il sud” campeggiava sul manifesto di fronte ad una piazza gremita e calorosa sebbene decisamente piccolina. Affluenza, dunque, considerevole. Preoccupante, invece, quella giovanile. E’ stato un comizio perlopiù over 50.

Bersani comincia a parlare intorno alle 19.00 quando la temperatura è di 12°.

Nelle insoliti vesti di carismatico e trascinatore uomo politico il tre volte ministro ha sintetizzato brevemente alcuni dei punti chiave del proprio programma elettorale non prima di sferrare qualche frecciatina nei confronti di Monti, Renzi e, naturalmente, Silvio Berlusconi.

“Basta fuoco amico” urla Bersani, dopo le avvelenate polemiche con i suoi competitori per le Primarie (Vendola, Renzi, Tabacci e Puppato), “Monti ha mostrato al mondo un nuovo volto di rigore ma anche noi daremo un’immagine nuova con meccanismi di partecipazione che molti paesi non hanno” continua l’ex Presidente della Regione Emilia.

“Il nostro avversario più grande non è la Destra, che esiste ancora anche se in confusione, ma la sfiducia, la rabbia e l’indignazione del Paese, ci vuole un governo forte con cambiamento, noi saremo leali”, questa la frase di Bersani prima di sciorinare alcuni gravi errori del governo Berlusconi e ironizzare su quest’ultimo: recessione troppo forte (20 punti di produzione industriale in meno negli ultimi sette anni), eccessive incomprensioni tra nord e sud per “raccattare qualche voto con la Lega”, l’ex premier che ritratta più volte il suo ritorno in campo, risicati fondi sociali nella gestione governativa precedente, ora migliorati in virtù della legge di stabilità.

Il pubblico risponde con un fragoroso applauso alle istanze antiberlusconiane.

Successivamente gli obiettivi del programma.

Maggiore importanza conferita all’istruzione e alla scuola, “esiste tanta informazione ma l’informazione non fa la conoscenza bensì sono gli scaffali a realizzarla, la categoria degli insegnanti è fondamentale” dichiara Bersani che passa poi al capitolo legge elettorale che gli sta tanto a cuore, “se vinciamo le elezioni, il primo giorno facciamo il doppio turno di collegio, il cittadino deve scegliere il proprio deputato”.

E poi, in sintonia coi tempi, “regole trasparenti per i finanziamenti ai partiti”.

Sempre sui partiti, una legge adeguata ad essi relativa, “non ce l’hanno mai fatta fare in questa democrazia padronale, in questo meccanismo personalistico che ci ha inguaiato”, continua Bersani, dunque, ad additare Berlusconi e la sua “fabbrica di illusioni” degli anni precedenti.

E infine, la lotta alla corruzione e ai paradisi fiscali, il reato di falso in bilancio e maggiori “politiche nazionali con un differenziale in più per il Sud, giovani e donne, dove ci sono i potenziali”, boato del pubblico.

In conclusione del comizio, volato sulle parole d’ordine di “moralità e lavoro” (il senso nuovo della legislatura secondo Bersani), l’ennesima stoccata a Renzi, “non bisogna prendere a calci l’esperienza ma sfruttarla, il rinnovamento deve essere basato sulla nostra Costituzione, la più bella al mondo”.

“Chi ha di più accetterà di dare di più”, la dichiarazione d’effetto che lascia gli astanti più che soddisfatti, che avevano avuto modo di sentire anche il più giovane sindaco pugliese, Alessio Valente, 32 anni, aprire il comizio concentrandosi soprattutto sulla cattiva campagna elettorale del solito Renzi e le sue convention a sfondo cabarettistico. “Il problema non è l’età della classe dirigente ma le loro idee, in bocca al lupo futuro Presidente”, il pensiero del sindaco di Gravina.

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