BARI. Con 32 voti favorevoli e l’astensione del Pdl, il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il disegno di legge di modifiche e integrazioni alla legge regionale n.33 del 4 dicembre 2006 recante “Norme per lo sviluppo dello sport per tutti”. Obiettivo del provvedimento, il cui titolo è stato modificato in "Norme per lo sviluppo dello sport per tutte e per tutti", adeguare la legge alle novità normative e rendere trasparenti le procedure di concessione dei finanziamenti.
Tra le innovazioni più rilevanti, come sottolineato dall’assessore al ramo Maria Campese, la maggiore attenzione all’accessibilità dei luoghi e degli spazi destinati allo sport ai diversamente abili, intesa come “possibilità di piena fruizione degli stessi” e l’istituzione di un nuovo capitolo di spesa per il finanziamento di progetti per la diffusione dei corretti stili di vita.
Il testo lascia inoltre alla competenza del Consiglio regionale l’approvazione del programma triennale per l’impiantistica sportiva e per gli impianti e gli spazi destinati alle attività motorie. Nel caso poi di inadempienza delle Province rispetto alla predisposizione dei programmi per l’impiantistica sportiva per l’elaborazione del piano regionale triennale, è previsto l’esercizio del potere sostitutivo della Regione (previa diffida), anziché la nomina del commissario ad acta. La Regione, inoltre, individuerà profili professionali per le attività collegate allo sport e all’attività motoria, “per i quali definirà progetti tipo e relativi standard, da intendersi come caratteristiche e requisiti minimi dei percorsi formativi”.
Tra le innovazioni più rilevanti, come sottolineato dall’assessore al ramo Maria Campese, la maggiore attenzione all’accessibilità dei luoghi e degli spazi destinati allo sport ai diversamente abili, intesa come “possibilità di piena fruizione degli stessi” e l’istituzione di un nuovo capitolo di spesa per il finanziamento di progetti per la diffusione dei corretti stili di vita.
Il testo lascia inoltre alla competenza del Consiglio regionale l’approvazione del programma triennale per l’impiantistica sportiva e per gli impianti e gli spazi destinati alle attività motorie. Nel caso poi di inadempienza delle Province rispetto alla predisposizione dei programmi per l’impiantistica sportiva per l’elaborazione del piano regionale triennale, è previsto l’esercizio del potere sostitutivo della Regione (previa diffida), anziché la nomina del commissario ad acta. La Regione, inoltre, individuerà profili professionali per le attività collegate allo sport e all’attività motoria, “per i quali definirà progetti tipo e relativi standard, da intendersi come caratteristiche e requisiti minimi dei percorsi formativi”.
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