ROMA. Cala ancora in Italia la fiducia delle imprese. A novembre, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (Iesi, Istat economic sentiment indicator), espresso in base 2005=100, scende a 76,4, da 77,1 di ottobre. La riduzione dell'indice complessivo è il risultato del calo della fiducia delle imprese dei servizi di mercato e delle costruzioni e dei miglioramenti registrati nell’industria e nel commercio al dettaglio.
Aumenta l’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere, da 87,8 di ottobre a 88,5, mentre diminuisce quello delle imprese di costruzione, da 81,1 di ottobre a 79,7. Le attese di produzione delle imprese manifatturiere migliorano lievemente, ma peggiorano i giudizi sugli ordini; i giudizi sulle scorte di magazzino rimangono invariati. L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie indica un peggioramento delle attese di produzione nei beni di consumo (da -2 a -3 il saldo) e un miglioramento nei beni intermedi (da -7 a -4) e in quelli strumentali (da -7 a -2). Nelle costruzioni peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -48 a -50) e migliorano le attese sull’occupazione (da -18 a -17).
Nelle imprese dei servizi di mercato l’indice del clima di fiducia diminuisce da 75,6 di ottobre a 73,5, mentre quello del commercio al dettaglio sale lievemente da 80,2 a 80,9. Nei servizi di mercato l’indice di fiducia scende soprattutto a causa del peggioramento delle attese sull’andamento dell’economia in generale (il cui saldo passa da -37 a -46). Le altre componenti del clima risultano, invece, in lieve miglioramento: crescono sia i giudizi sia le attese sugli ordini (da -28 a -27 e da -17 a -15, i rispettivi saldi). Nel commercio al dettaglio l’indice del clima di fiducia aumenta sia nella grande distribuzione (da 78,2 a 78,4) sia nella distribuzione tradizionale (da 85,6 a 86,9).
Aumenta l’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere, da 87,8 di ottobre a 88,5, mentre diminuisce quello delle imprese di costruzione, da 81,1 di ottobre a 79,7. Le attese di produzione delle imprese manifatturiere migliorano lievemente, ma peggiorano i giudizi sugli ordini; i giudizi sulle scorte di magazzino rimangono invariati. L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie indica un peggioramento delle attese di produzione nei beni di consumo (da -2 a -3 il saldo) e un miglioramento nei beni intermedi (da -7 a -4) e in quelli strumentali (da -7 a -2). Nelle costruzioni peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -48 a -50) e migliorano le attese sull’occupazione (da -18 a -17).
Nelle imprese dei servizi di mercato l’indice del clima di fiducia diminuisce da 75,6 di ottobre a 73,5, mentre quello del commercio al dettaglio sale lievemente da 80,2 a 80,9. Nei servizi di mercato l’indice di fiducia scende soprattutto a causa del peggioramento delle attese sull’andamento dell’economia in generale (il cui saldo passa da -37 a -46). Le altre componenti del clima risultano, invece, in lieve miglioramento: crescono sia i giudizi sia le attese sugli ordini (da -28 a -27 e da -17 a -15, i rispettivi saldi). Nel commercio al dettaglio l’indice del clima di fiducia aumenta sia nella grande distribuzione (da 78,2 a 78,4) sia nella distribuzione tradizionale (da 85,6 a 86,9).
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Economia