FOGGIA. Evada da clinica in Capitanata. Un detenuto di 31 anni di Bitonto, in provincia di Bari, condannato per rapina, e' evaso la scorsa notte dagli Ospedali Riuniti di Foggia dove era piantonato nel reparto di chirurgia d'urgenza. L'uomo e' riuscito a fuggire eludendo la sorveglianza della polizia penitenziaria malgrado le sue condizioni di salute che lo avevano portato al ricovero 'per imminente pericolo di vita' e a sottoporsi ad un intervento chirurgico una decina di giorni fa. Sarebbe legato alla criminalita' dell'hinterland barese.
"Sfruttando un momento di rilassamento del personale di polizia penitenziaria", e' scritto in una nota del Sappe, e' riuscito a fuggire, nonostante fosse stato ricoverato ai sensi dell'articolo 17 del regolamento penitenziario, cioe' per imminente pericolo di vita. Lo stesso era stato operato nello stesso nosocomio circa una decina di giorni fa. "Il Sappe - rileva Pilagatti - non ci sta poiche' ancora una volta a pagare saranno quelli meno colpevoli poiche' da anni, si denuncia la mancata apertura del reparto blindato presso l'ospedale di Foggia per poter piantonare i detenuti in completa sicurezza. Infatti il detenuto era ricoverato in reparto con un altro paziente. Cosa sarebbe successo se l'evasione avesse portato ad azioni cruente al paziente ricoverato insieme all'evaso?".
Altra cosa denunciata sempre dal Sappe riguarda "la carenza di uomini per le scorte ed i piantonamenti dei detenuti. Infatti per piantonare il detenuto evaso, la previsione della scorta era di tre uomini, mentre ne erano presenti due. Cosi' ogni giorno centinaia di traduzioni che trasportano detenuti come pure le decine di piantonamenti di detenuti in ospedale vengono fatte in dispregio delle norme, a causa della carenza di personale di polizia penitenziaria, ma tutto cio' non interessa a nessuno, se non quando accadono fatti come quello di stanotte ove un detenuto, ha avuto la possibilita' di fuggire proprio per questa rete che e' rotta e che nessuno vuole riparare".
"Sfruttando un momento di rilassamento del personale di polizia penitenziaria", e' scritto in una nota del Sappe, e' riuscito a fuggire, nonostante fosse stato ricoverato ai sensi dell'articolo 17 del regolamento penitenziario, cioe' per imminente pericolo di vita. Lo stesso era stato operato nello stesso nosocomio circa una decina di giorni fa. "Il Sappe - rileva Pilagatti - non ci sta poiche' ancora una volta a pagare saranno quelli meno colpevoli poiche' da anni, si denuncia la mancata apertura del reparto blindato presso l'ospedale di Foggia per poter piantonare i detenuti in completa sicurezza. Infatti il detenuto era ricoverato in reparto con un altro paziente. Cosa sarebbe successo se l'evasione avesse portato ad azioni cruente al paziente ricoverato insieme all'evaso?".
Altra cosa denunciata sempre dal Sappe riguarda "la carenza di uomini per le scorte ed i piantonamenti dei detenuti. Infatti per piantonare il detenuto evaso, la previsione della scorta era di tre uomini, mentre ne erano presenti due. Cosi' ogni giorno centinaia di traduzioni che trasportano detenuti come pure le decine di piantonamenti di detenuti in ospedale vengono fatte in dispregio delle norme, a causa della carenza di personale di polizia penitenziaria, ma tutto cio' non interessa a nessuno, se non quando accadono fatti come quello di stanotte ove un detenuto, ha avuto la possibilita' di fuggire proprio per questa rete che e' rotta e che nessuno vuole riparare".