"Di Vittorio, un uomo straordinario"

FOGGIA. "Avrebbe fatto oggi una battaglia per il lavoro" e ''la dignita''' dei lavoratori. Sono le parole del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando con i giornalisti a Foggia in occasione di un convegno organizzato per ricordare la figura di Giuseppe Di Vittorio nel 55esimo anniversario della sua morte.

Partecipa anche il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola: ''Ci vorrebbe oggi - ha detto - il pensiero strategico come quello di Peppino Di Vittorio''.
“La risposta alla crisi è il lavoro e i suoi diritti come ci ha insegnato Di Vittorio – ha aggiunto Vendola – lui ebbe il merito di indicare la strada per uscire dalla crisi del dopoguerra, indicando cioè quei terreni, quali l’agricoltura, l’edilizia o la modernizzazione degli impianti elettrici, che davano la possibilità di dare lavoro, incivilendo un paese e lasciandosi alle spalle un’epoca premoderna. Ecco, oggi ci vorrebbe un pensiero strategico come quello di Peppino Di Vittorio, un pensiero che nasceva anche dall’autonomia culturale di una sinistra che non si metteva in ginocchio di fronte ai poteri forti ma che restava in piedi a testa alta, che affrontava anche il compito della contestazione con grande consapevolezza e responsabilità democratica nazionale”.

 Per Vendola “viviamo un’epoca di svagatezza, perché la fiction, l’intrattenimento, lo svago, il divertimentificio hanno rappresentato la necessità di spoliticizzare l’Italia, un paese nel quale vinceva il berlusconismo e cioè un mondo del privilegio e anche una favola ingannevole nei confronti del popolo. Se le giovani generazioni perdono la memoria – ha proseguito Vendola - cancellando tutto quello che c’è stato, perdono anche la bussola per cercare un futuro migliore. Noi siamo diventati un Paese segnato da un analfabetismo funzionale e di ritorno che dobbiamo combattere con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Per questo serve recuperare la memoria e tornare a riflettere sulle pagine più belle della storia italiana”.

 Vendola poi ha ricordato come Di Vittorio abbia saputo indicare “alla povera gente la strada della ribellione democratica, contribuendo a modernizzare e a democratizzare l’Italia”. Infine, su come si sarebbe comportato Di Vittorio di fronte alla vicenda dell’Ilva, Vendola ha detto che “si sarebbe comportato come si è sempre comportato e cioè affermando che i diritti bisogna metterli insieme, uno accanto all’altro. Il diritto alla salute e il diritto al lavoro sono due pezzi del diritto alla vita. E’ difficile metterli in contrapposizione. Credo – ha concluso Vendola - che un cittadino abbia diritto di lavorare senza morire di cancro”.

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