FOGGIA.
“Le dimissioni del Direttore Sanitario del Policlinico di Foggia non possono e non devono divenire il pretesto per una nuova ed aspra polemica politica. Al contrario, meritano di essere l’occasione per una riflessione pacata e costruttiva che metta al centro il futuro del presidio ospedaliero del capoluogo dauno, la sua storia e la sua funzione. Al dottor Procaccini rinnovo la mia stima e formulo il mio ringraziamento per l’impegno, la competenza e la passione con le quali ha svolto sino ad oggi il suo incarico. Il mio auspicio è che il suo gesto, che a mio avviso rappresenta un atto di amore verso il Policlinico foggiano, possa rientrare al più presto e che contestualmente si possa superare lo scontro che le sue dimissioni hanno provocato”. È il commento di Leonardo Di Gioia, consigliere regionale foggiano, alle dimissioni del Direttore Sanitario del Policlinico di Foggia, Deni Procaccini.
“Il tema del rapporto tra la componente medico-ospedaliera e quella universitaria viene da lontano e purtroppo non è stato sufficientemente partecipato e metabolizzato nella fase della redazione della convenzione che l’ha disciplinato – afferma Di Gioia –. Questo è dunque il momento di affrontare la questione con senso di responsabilità ed attenzione, senza innescare contrapposizioni di cui il Policlinico non ha bisogno. Occorre trovare e costruire un punto di equilibrio tra le due componenti, atteso che la presenza attiva dell’Università degli Studi di Foggia è un valore qualificante, un punto di eccellenza del nostro nosocomio. Allo stesso tempo, però, non si può dimenticare che l’esperienza e la qualità del suo personale medico-sanitario costituiscono in un certo qual modo la storia degli Ospedali Riuniti ed insieme sono un punto di riferimento imprescindibile per il suo futuro e per la cura dei pazienti.
È noto a tutti che il Piano di rientro sanitario ha imposto al Policlinico foggiano sacrifici considerevoli in termini di posti letto – aggiunge il consigliere regionale foggiano –. Un dato di fatto che deve indurre tutti alla definizione chiara di quelle che devono essere le priorità in termini tecnico-scientifici e di assistenza sanitaria. E dentro queste priorità raggiungere un punto di equilibrio che tuteli la specificità legata a quella ‘coabitazione’ tra la componente medico-ospedaliera e quella universitaria che fa del Policlinico un esempio per l’intero sistema sanitario regionale.
In questa fase è necessario che gli attori coinvolti lavorino alla ricerca di una soluzione che tuteli tutte le parti in causa nell’interesse della comunità della provincia di Foggia – conclude Di Gioia –. Occorre un momento in cui il Direttore Generale ed il Direttore Sanitario del Policlinico, Moretti e Procaccini, ed il Rettore dell’Università degli Studi di Foggia Volpe possano riannodare i fili del dialogo, in modo che la loro professionalità e il loro impegno al servizio del territorio permettano il raggiungimento di un punto di ancor maggiore equilibrio che consenta di preservare, difendere e valorizzare tutti i tasselli dell’immenso patrimonio rappresentato dal Policlinico di Foggia”.
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