dalla corrispondente da Il Cairo Lamiaa Mahmoud. Continua la cooperazione tra l'Egitto e l'Italia. Hisham Kandil, primo ministro egiziano, ha annunciato che ieri è stata inaugurata la fabbrica italo-egiziana per la fabbricazione di torri petrolifere per un investimento di circa 4 milioni dollari nella città di Badr.
Il primo ministro ha aggiunto anche che questa fabbrica è considerato il primo e l'unico progetto di questo tipo in Egitto e nel Medio Oriente e rappresenta un nuovo contributo all'espansione della produzione locale di attrezzature e di petrolio. Ed ha riferito, inoltre, che ciò porterà ad accelerare l'attuazione dei programmi di perforazione e di sviluppo dei pozzi di petrolio e di gas, nonché la razionalizzazione delle importazioni di tali missioni dall'estero.
Il ministro ha sottolineato anche che tali progetti sono l'occasione per il trasferimento della tecnologia di produzione di missioni petroliferi moderne in Egitto e per la preparazione di quadri tecnici egiziani addestrati in questi settori, insegnando loro le necessarie competenze in diversi settori, tra cui la manutenzione e le tecniche di follow-up.
Sul profilo degli investimenti, sul fronte egiziano contribuirà la Tharwa Petroleum Company per il 40%, e la Capogruppo per il gas naturale (EGAS) per il 10%, sul fronte italiano, invece, contribuirà una società italiana con circa il 50%.
Il primo ministro ha aggiunto anche che questa fabbrica è considerato il primo e l'unico progetto di questo tipo in Egitto e nel Medio Oriente e rappresenta un nuovo contributo all'espansione della produzione locale di attrezzature e di petrolio. Ed ha riferito, inoltre, che ciò porterà ad accelerare l'attuazione dei programmi di perforazione e di sviluppo dei pozzi di petrolio e di gas, nonché la razionalizzazione delle importazioni di tali missioni dall'estero.
Il ministro ha sottolineato anche che tali progetti sono l'occasione per il trasferimento della tecnologia di produzione di missioni petroliferi moderne in Egitto e per la preparazione di quadri tecnici egiziani addestrati in questi settori, insegnando loro le necessarie competenze in diversi settori, tra cui la manutenzione e le tecniche di follow-up.
Sul profilo degli investimenti, sul fronte egiziano contribuirà la Tharwa Petroleum Company per il 40%, e la Capogruppo per il gas naturale (EGAS) per il 10%, sul fronte italiano, invece, contribuirà una società italiana con circa il 50%.
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