Nicola Zuccaro. Sono passati 35 anni da quel 28 Novembre 1977 quando Bendetto Petrone, giovane comunista residente nella Città Vecchia perì sotto i fendenti di una squadraccia fascista nel corso di una
manifestazione a Piazza Prefettura.
Nel luogo ove cadde sanguinante l'annuale e triste rito della deposizione delle corone da parte sia del Comune di Bari che dei Giovani Comunisti è stata preceduta da una commossa cerimonia commemorativa presso la strada a lui dedicata. L'ubicazione della stessa al confine fra la Bari Vecchia e la Bari Murattiana ha riportato il tempo indietro ed in particolare al giorno in cui circa diecimila baresi rivolsero l'estremo saluto al giovane militante.
Per non dimenticare il suo sacrifico Michele Emiliano e Nichi Vendola hanno rimarcato, uniti dal ricordo personale di colui che all'anagrafe risultò essere all'epoca dell'eccidio un loro coetaneo, la passione politica e l'impegno di militante profuso, attraverso dure battaglie, a favore sia dei baresi meno abbienti che contro la speculazione edilizia imperante nella Bari di fine Anni 70 del '900.
Benedetto Petrone - hanno chiosato Emiliano e Vendola - va ricordato perchè ha rappresentato anche una generazione che aveva fatto, della politica, una nobile passione offuscata non solo dalla fatica nel contenere il dolore per la prematura dipartita di "Benny" ma da altri avvenimenti, funesti per la democrazia, che segnarono la storia italiana ed internazionale degli anni settanta.
Nel luogo ove cadde sanguinante l'annuale e triste rito della deposizione delle corone da parte sia del Comune di Bari che dei Giovani Comunisti è stata preceduta da una commossa cerimonia commemorativa presso la strada a lui dedicata. L'ubicazione della stessa al confine fra la Bari Vecchia e la Bari Murattiana ha riportato il tempo indietro ed in particolare al giorno in cui circa diecimila baresi rivolsero l'estremo saluto al giovane militante.
Per non dimenticare il suo sacrifico Michele Emiliano e Nichi Vendola hanno rimarcato, uniti dal ricordo personale di colui che all'anagrafe risultò essere all'epoca dell'eccidio un loro coetaneo, la passione politica e l'impegno di militante profuso, attraverso dure battaglie, a favore sia dei baresi meno abbienti che contro la speculazione edilizia imperante nella Bari di fine Anni 70 del '900.
Benedetto Petrone - hanno chiosato Emiliano e Vendola - va ricordato perchè ha rappresentato anche una generazione che aveva fatto, della politica, una nobile passione offuscata non solo dalla fatica nel contenere il dolore per la prematura dipartita di "Benny" ma da altri avvenimenti, funesti per la democrazia, che segnarono la storia italiana ed internazionale degli anni settanta.
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