(Foto d'archivio) |
Il processo riguarda una presunta truffa da oltre 20 milioni di euro ai danni del servizio sanitario nazionale risalente ai primi anni del 2000. Secondo l'accusa, i medici di base dopo aver ricevuto danaro ed altre utilita' (viaggi e favori di vario genere) dagli informatori scientifici avrebbero prescritto farmaci all'insaputa dei loro pazienti, avvalendosi nel loro disegno della complicita' dei farmacisti.
Questi, dopo aver tolto le fustelle dai medicinali, gettavano le confezioni nella spazzatura: in questo modo si sarebbero sbarazzati anche di farmaci salvavita con un prezzo che arrivava fino a 700 euro per confezione. In primo grado, il Tribunale di Bari condanno' 78 imputati e ne assolse 21.
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E' una vergogna!
RispondiEliminaSenza condanne nel c.v. non si fa carriera!
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