FOGGIA.
“E’ incredibile constatare come, su un ammontare complessivo di un miliardo 334,9 milioni di euro – a tanto ammontano, infatti, i fondi per lo sviluppo e la coesione regionale destinati alla Puglia dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, finalmente sbloccati a tre mesi dall’approvazione – alla provincia di Foggia vengano ancora e sempre destinate le briciole, in qualsiasi voce meritevole di considerazione. E come investimenti decisivi per il rilancio e la crescita del territorio rischiano di ampliare a dismisura, piuttosto che ridurre ed eliminare, il gap tra diverse aree della stessa regione, attraverso una programmazione che lascia perplessi e interventi che sanno di beffa”. Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, sottolinea “l’incredibile assenza di interventi specifici inerenti un vasto territorio che d’incanto sembra non avere più gravissimi problemi infrastrutturali, di viabilità , di sanità , di dissesto idrogeologico – per citare solo i principali - pur permanendo tra le aree inserite nell’Obiettivo 1. Un miracolo? No, piuttosto il prezzo da pagare, salatissimo, alla mancanza di peso specifico e degna rappresentanza nella giunta regionale” continua. “Possibile, infatti, che tra la costruzione di nuovi ospedali a Taranto e in valle d’Itria, sovrappassi di collegamento all’interno dell’aeroporto di Bari (per fare solo qualche esempio), ci si dimentichi sempre della ‘Cenerentola di Puglia’? E’ allora fin troppo facile intuire il futuro della Capitanata, del Tavoliere, del Gargano, del Subappennino dauno, alla luce di questa miope e iniqua programmazione: una condanna alla mera sopravvivenza, intollerabile e sconcertante” la conclusione di De Leonardis.
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