ROMA. In base ai dati validati dalla Ragioneria generale dello Stato e dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica e aggiornati al 31 ottobre, 43 programmi operativi su 52 hanno raggiunto il target delle spese certificate.
La scadenza ha costituito un vero banco di prova per il rispetto degli obiettivi di spesa stabiliti dal Comitato Quadro Strategico Nazionale (QSN) lo scorso 27 febbraio. Per quanto riguarda i programmi che hanno superato l’obiettivo, talora attraverso forti accelerazioni, si osservano, in molti casi, scostamenti positivi anche assai significativi rispetto al target: per quanto riguarda il Mezzogiorno, si notano i risultati per Puglia (FESR) - il programma con il massimo volume di spesa in tutta Italia - e Campania (FESR) e per il Programma Nazionale Istruzione (FSE e FESR) (Tabella - Target del 31 ottobre 2012 per i fondi comunitari 2007-2013).
Tra i 9 programmi su 52 che non hanno superato il target al 31 ottobre: 2 sono all’interno della soglia di tolleranza stabilita; 1 ha raggiunto il target al momento di chiudere questo comunicato; 6 presentano ritardi di diversa entità per fronteggiare i quali era già stata prevista l’adesione di ciascun programma al Piano Azione e Coesione.
Si noti che i valori dei target sono fortemente differenziati, sia per i particolari profili di spesa definiti dall’Unione europea (assai anticipati nel tempo quelli di Sardegna e Basilicata), sia per l’effetto della presenza in alcuni programmi di Grandi Progetti o di altri fattori che riducono il profilo di spesa atteso dall’UE nella parte iniziale del periodo.
I risultati raggiunti rappresentano un “notevole balzo in avanti” per il Ministro per la Coesione Territoriale. Secondo Fabrizio Barca “molti programmi, anche alcuni di grandi dimensioni del Sud, hanno realizzato, pure in condizioni difficili delle pubbliche finanze, un notevole progresso che ha consentito di raggiungere o, addirittura, di superare largamente il target di ottobre, gettando le premesse per un buon risultato di fine anno, quando, per chi non centra l'obiettivo, la sanzione è la restituzione dei fondi all’Unione Europea. Nel ringraziare le Autorità politiche e amministrative responsabili - ha affermato il Ministro - voglio essere certo che compiremo un ulteriore sforzo non solo per l’obiettivo di dicembre ma anche per completare la messa in sicurezza dei programmi per l’intero periodo. Permangono - sono evidenti dai dati - significativi punti di debolezza. Li aggrediremo con ancora più decisione” - ha chiosato Barca.
La scadenza ha costituito un vero banco di prova per il rispetto degli obiettivi di spesa stabiliti dal Comitato Quadro Strategico Nazionale (QSN) lo scorso 27 febbraio. Per quanto riguarda i programmi che hanno superato l’obiettivo, talora attraverso forti accelerazioni, si osservano, in molti casi, scostamenti positivi anche assai significativi rispetto al target: per quanto riguarda il Mezzogiorno, si notano i risultati per Puglia (FESR) - il programma con il massimo volume di spesa in tutta Italia - e Campania (FESR) e per il Programma Nazionale Istruzione (FSE e FESR) (Tabella - Target del 31 ottobre 2012 per i fondi comunitari 2007-2013).
Tra i 9 programmi su 52 che non hanno superato il target al 31 ottobre: 2 sono all’interno della soglia di tolleranza stabilita; 1 ha raggiunto il target al momento di chiudere questo comunicato; 6 presentano ritardi di diversa entità per fronteggiare i quali era già stata prevista l’adesione di ciascun programma al Piano Azione e Coesione.
Si noti che i valori dei target sono fortemente differenziati, sia per i particolari profili di spesa definiti dall’Unione europea (assai anticipati nel tempo quelli di Sardegna e Basilicata), sia per l’effetto della presenza in alcuni programmi di Grandi Progetti o di altri fattori che riducono il profilo di spesa atteso dall’UE nella parte iniziale del periodo.
I risultati raggiunti rappresentano un “notevole balzo in avanti” per il Ministro per la Coesione Territoriale. Secondo Fabrizio Barca “molti programmi, anche alcuni di grandi dimensioni del Sud, hanno realizzato, pure in condizioni difficili delle pubbliche finanze, un notevole progresso che ha consentito di raggiungere o, addirittura, di superare largamente il target di ottobre, gettando le premesse per un buon risultato di fine anno, quando, per chi non centra l'obiettivo, la sanzione è la restituzione dei fondi all’Unione Europea. Nel ringraziare le Autorità politiche e amministrative responsabili - ha affermato il Ministro - voglio essere certo che compiremo un ulteriore sforzo non solo per l’obiettivo di dicembre ma anche per completare la messa in sicurezza dei programmi per l’intero periodo. Permangono - sono evidenti dai dati - significativi punti di debolezza. Li aggrediremo con ancora più decisione” - ha chiosato Barca.
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