ROMA. Il ministro del Lavoro Elsa Fornero "invita la Fiat a soprassedere all'avvio della procedura di messa in mobilità del personale (a Pomigliano, ndr) in attesa della verifica di una possibilità di dialogo che non riguardi solo il fatto specifico, ma l'insieme delle relazioni sindacali". Il ministro esprime rammarico e preoccupazione.
"In merito alle vicende successive alla sentenza di condanna all'assunzione dei 19 lavoratori nello stabilimento Fiat di Pomigliano e alla messa in mobilità di altrettanti dipendenti da parte della Fiat stessa" il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, con una nota "constata, con rammarico e preoccupazione: la novità della fattispecie che fa evolvere le relazioni industriali nel senso dello scontro e dell'indurimento della contrapposizione; la mancanza di volontà di dialogo di entrambe le parti; l'assenza di una posizione comune da parte sindacale". "In questa situazione, il Ministro del Lavoro si adopererà per quanto di sua competenza per fermare l'avvitamento in una spirale nella quale tutti, dai singoli all'intero Paese, sono perdenti".
Con questa premessa, il ministro "invita la Fiat a soprassedere all'avvio della procedura di messa in mobilità del personale, in attesa della verifica di una possibilità di dialogo che non riguardi soltanto il fatto specifico, ma l'insieme delle relazioni sindacali in azienda".
"In merito alle vicende successive alla sentenza di condanna all'assunzione dei 19 lavoratori nello stabilimento Fiat di Pomigliano e alla messa in mobilità di altrettanti dipendenti da parte della Fiat stessa" il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, con una nota "constata, con rammarico e preoccupazione: la novità della fattispecie che fa evolvere le relazioni industriali nel senso dello scontro e dell'indurimento della contrapposizione; la mancanza di volontà di dialogo di entrambe le parti; l'assenza di una posizione comune da parte sindacale". "In questa situazione, il Ministro del Lavoro si adopererà per quanto di sua competenza per fermare l'avvitamento in una spirale nella quale tutti, dai singoli all'intero Paese, sono perdenti".
Con questa premessa, il ministro "invita la Fiat a soprassedere all'avvio della procedura di messa in mobilità del personale, in attesa della verifica di una possibilità di dialogo che non riguardi soltanto il fatto specifico, ma l'insieme delle relazioni sindacali in azienda".
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