I conigli di Torre pelosa: il romanzo denuncia di Sammarelli

Redazione. Torre Pelosa, storico quartiere della città di Bari, per i più Torre a Mare. È qui che si apre lo scenario di un racconto che fa della denuncia un’arma a doppio taglio tra la rassegnazione e la spinta all’azione. Francesco Saverio Sammarelli, al suo primo lavoro editoriale con … E vennero chiamati i conigli di Torre Pelosa (Wip Edizioni) fa di questa antitesi il fil rouge del suo romanzo narrando, o meglio, denunciando bieche circostanze, ingannevoli compromessi, viscidi imbrogli che fanno parte di una realtà spesso senza scrupoli. Frank e Sergio, una voce fuori campo che racconta di un mondo sospetto, fatto di soprusi e aspettative deluse: questi i protagonisti, personaggi reali o solo eteree presenze, che si imbattono in “sciacalli e iene”, losche figure, suadenti, donne pronte a tutto, imbroglioni e cinici parassiti. E poi, quando la sensazione di non potersi più fidare di nessuno fa mancare loro l’aria e la terra sotto i piedi si sgretola, ci sono due possibilità: cadere giù o accettare la meschina verità e denunciarla. Sammarelli si muove su due stili letterari differenti, passando dal romanzo al documento con una tale semplicità da accattivare il lettore e offrirgli un parallelismo concreto tra testimonianza e racconto. Così l’autore tira le somme di un’Italia afflitta dalla corruzione e dalla logica del dio denaro, denuncia non risparmiando nessuno e tocca punti nevralgici e nervi scoperti. Dai preti pedofili alle lacune della giustizia, dai personaggi delle intricate maglie del potere che “predicano bene ma razzolano male” ai giovani figli di papà.

Se nella “storia” di un ingegnere alle prese con i “truffaldini” che incontra sulla sua strada chiunque può trovare un po’ di sé, i documenti, frutto di una scrupolosa ricerca, informano e lanciano interessanti feedback sulla realtà che noi tutti viviamo. “Ho voluto romanzare la freddezza dei fatti documentati con un linguaggio semplice e con dialoghi e termini attuali perché il lettore si sentisse protagonista di ogni singola vicenda raccontata. Di spettatori in questa società fatta di compromessi e depravazioni ce ne sono fin troppi”. Con un linguaggio semplice ma incisivo, Sammarelli riesce a trattare alcuni degli aspetti più scabrosi della realtà sociale con grinta. L’amarezza e la delusione, però, vibrano tra le pagine e allo stesso tempo gridano allo scandalo.

“Vorrei che gli uomini riscoprissero il valore autentico della vita. Vorrei che la speranza e la fiducia predominassero sul senso di vuoto e di oscurità. E vorrei che ciascuno di noi percorresse a testa alta il proprio cammino senza cedere il passo alla stanchezza e alla paura”.

Nota:
Il libro sarà presentato venerdì 30 novembre 2012 alle ore 17.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Bari. Tra i relatori:  Paola Copertino (giornalista), Nicola Cutino (docente), Anna Sforza (pittrice) Stefano Ruocco (editore). Seguirà una breve perfomance delle attrici Giuditta Abatescianni e Floriana Uva e una esibizione canora del musicista Gianni Grazioso.

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