RIMINI. All'Ilva di Taranto ''i duemila esuberi sono legati prevalentemente alla situazione attuale di mercato. E' chiaro che nel momento in cui partono gli investimenti per la riqualificazione degli impianti dell'Ilva questi esuberi potrebbero anche essere riassorbiti''. A riferirlo a Rimini il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che si e' detto ''molto ottimista''.
Clini ha anche annunciato di aver convocato l'Ilva per venerdi' per verificare il percorso dell'azienda per il rispetto dell'Aia. Convocati intanto per venerdi' i vertici dell'Ilva per verificare le loro intenzioni. Lo annuncia il ministro dell'Ambiente Corrado Clini in occasione degli Stati generali della Green Economy organizzati nell'ambito della fiera Ecomondo di Rimini. L'Ilva, spiega il ministro, "ha avuto un'autorizzazione che e' stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 27 ottobre e prevede un impegno importante per questa azienda affinche' adegui le tecnologie di produzione ai piu' elevati standard europei che entreranno in vigore a partire dal 2016, ma che noi faremo partire subito".
Dai vertici dello stabilimento di Taranto, dunque, il ministro si aspetta che "raccolgano questa sfida. L'Ilva sbaglia se si illude di continuare a produrre senza aggiornare le tecnologie". Per questo, conclude Clini, "ho convocato i vertici dell'Ilva di Taranto per venerdi' a Roma per verificare insieme il percorso che intendono seguire per rispettare quello che abbiamo prescritto con l'Autorizzazione integrata ambientale".
Clini ha anche annunciato di aver convocato l'Ilva per venerdi' per verificare il percorso dell'azienda per il rispetto dell'Aia. Convocati intanto per venerdi' i vertici dell'Ilva per verificare le loro intenzioni. Lo annuncia il ministro dell'Ambiente Corrado Clini in occasione degli Stati generali della Green Economy organizzati nell'ambito della fiera Ecomondo di Rimini. L'Ilva, spiega il ministro, "ha avuto un'autorizzazione che e' stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 27 ottobre e prevede un impegno importante per questa azienda affinche' adegui le tecnologie di produzione ai piu' elevati standard europei che entreranno in vigore a partire dal 2016, ma che noi faremo partire subito".
Dai vertici dello stabilimento di Taranto, dunque, il ministro si aspetta che "raccolgano questa sfida. L'Ilva sbaglia se si illude di continuare a produrre senza aggiornare le tecnologie". Per questo, conclude Clini, "ho convocato i vertici dell'Ilva di Taranto per venerdi' a Roma per verificare insieme il percorso che intendono seguire per rispettare quello che abbiamo prescritto con l'Autorizzazione integrata ambientale".
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