TARANTO. "La decisione del presidente del Consiglio di prendere in mano in prima persona la questione Ilva, convocando le parti per giovedi' e' un atto reso indispensabile dalla sostanziale assenza fino a questo momento del ministro dell'Ambiente". Lo sottolinea il deputato del Pdl Alfredo Mantovano. Questi sottolinea come il responsabile del dicastero dell'Ambiente "ha proposto e ottenuto dal Consiglio dei Ministri il varo, il 7 agosto 2012, di un decreto legge sul risanamento delle aree circostanti l'Ilva, con l'impegno di circa 300 milioni di euro; non ha pero' ancora proposto la nomina del Commissario straordinario delegato al risanamento, si' che il decreto, benche' convertito in legge dalle Camere - sottolinea Mantovano - resta inapplicato".
"E infine, di fronte al precipitare della situazione, - continua Mantovano - non trova di meglio che polemizzare con l'autorita' giudiziaria. In questo momento le vicende giudiziarie e quelle relative al rilancio dell'Ilva, per quanto collegate - afferma - vanno affrontate in modo distinto: che vi sia un accertamento penale non impedisce a Clini, o a chi per lui, di lavorare al massimo affinche' le prescrizioni della nuova Aia siano il piu' possibile compatibili con quelle poste a base dei provvedimenti della magistratura tarantina. Continuare ad omettere questo passaggio e ad alimentare conflitti, come finora ha fatto il ministro dell'Ambiente - conclude Mantovano - provoca danni che rischiano di non essere piu' riparabili".
"E infine, di fronte al precipitare della situazione, - continua Mantovano - non trova di meglio che polemizzare con l'autorita' giudiziaria. In questo momento le vicende giudiziarie e quelle relative al rilancio dell'Ilva, per quanto collegate - afferma - vanno affrontate in modo distinto: che vi sia un accertamento penale non impedisce a Clini, o a chi per lui, di lavorare al massimo affinche' le prescrizioni della nuova Aia siano il piu' possibile compatibili con quelle poste a base dei provvedimenti della magistratura tarantina. Continuare ad omettere questo passaggio e ad alimentare conflitti, come finora ha fatto il ministro dell'Ambiente - conclude Mantovano - provoca danni che rischiano di non essere piu' riparabili".