Incandidabilità: Fini, fuori i condannati già in primo grado

ROMA. "Il decreto attuativo stabilirà che non è possibile una candidatura dopo che la sentenza è passata in giudicato, ma nulla impedisce che autonomamente le forze politiche per alcuni reati decidano per esempio che non è necessario essere condannati al terzo grado per restare fermi un giro. Per i cosiddetti reati infamanti ad esempio". E' quanto sostiene il Presidente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini, intervistato dal Secolo XIX.

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