"La tv locale rischia il tracollo tra indifferenza e ipocrisia", il triste editoriale di Mauro Denigris

BARI. Continua, purtroppo, il grido di dolore lanciato dalle emittenti locali pugliesi e non solo. Questa volta è il turno dell'emittente televisiva Antenna Sud. Nell'editoriale del tg principale di ieri, il direttore Mauro Denigris ha esordito nel suo editoriale dicendo che "la televisione locale, o territoriale come a qualcuno piace definirla, sta conoscendo la crisi più profonda dal momento della sua nascita. Questo vuol dire non solo che centinaia di posti di lavoro rischiano di essere spazzati via da un momento all’altro, ma che a rischio c’è anche la pluralità dell’informazione, almeno a livello locale. I nostri territori, le nostre comunità, potrebbero non avere più molte voci a disposizione per far conoscere le loro istanze e le loro eccellenze, per portare avanti le loro battaglie. E questo non riguarda solo gli addetti ai lavori. Il malessere manifestato nei giorni scorsi dai giornalisti di Antenna Sud è solo la punta dell’iceberg".

Le emittenti locali, da sempre voce dei cittadini e non solo, rischiano così  di non dar più voce a nessuno. Nell'editoriale di Denigris si parla anche della crisi che sta vivendo pure la più grande emittente locale, Telenorba, la quale ha già richiesto l'aiuto agli ammortizzatori sociali. "Per quanto riguarda la situazione diventata così nera" continua il direttore "la responsabilità non può essere attribuita ad un solo soggetto in campo. Col senno di poi un po’ tutti, probabilmente, avrebbero potuto fare di più e meglio: gli editori ma anche i sindacati e forse l’intero tessuto socio-economico, pur afflitto da una recessione pesantissima. Un dato però fa riflettere: solo alla fine di quest’anno lo Stato distribuirà alle tv locali i fondi pubblici riconosciuti dalla legge relativi al 2010 e al 2011. Stiamo parlando del pagamento di un debito con due anni di ritardo. Due anni sono un lasso di tempo enorme, soprattutto se sono due anni segnati dalla peggior crisi economica dal Dopoguerra ad oggi e dall’imposizione del passaggio al digitale terrestre, per adeguarsi al quale le tv hanno dovuto sopportare enormi spese".

Tanti sono stati i politici che nei giorni scorsi si sono affrettati a esprimere solidarietà ai giornalisti di Antenna Sud" conclude Denigris "E’ vero che la Regione Puglia ha messo a disposizione 10 milioni di euro per aiutare le tv nel passaggio al digitale terrestre, ma è anche vero che obbligandole a non toccare i livelli occupazionali per tre anni, di fatto ha reso per molti, costretti a ridimensionare il personale pur di non chiudere, difficilissimo poter usufruire di quei fondi. A parte ciò nessun altro sostegno è arrivato ad un settore messo in ginocchio anche dal crollo della pubblicità. Per questo oggi chiedo ai nostri politici, a voi tutti, di schierarsi al fianco di editori, giornalisti e tecnici per spingere il Governo a darci quanto ci spetta senza lasciar passare altro tempo, non perché si tratta di una forma di assistenzialismo ma perché una legge dello Stato riconosce il ruolo fondamentale giocato dalle nostre tv per informare i cittadini e far conoscere loro ciò che accade nei loro territori".


Daniele Martini

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