Il Senato al lavoro in queste ore sulla legge elettorale |
Il rinvio serve dunque a trovare una soluzione in extremis, dopo che martedi' scorso la commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato un emendamento al testo base della riforma elettorale che fissa la soglia minima necessaria per conquistare il premio di governabilita' al 42,5% (nella legge in vigore, il cosiddetto ''Porcellum'', non e' prevista alcuna soglia).
A favore hanno votato Api, Lega Nord, Mpa, Udc e Pdl. Contro Pd e Idv. Il premio e' stato fissato nel 12,5% dei seggi. Aggiunge Vizzini: ''Se martedi' prossimo c'e' accordo, il testo potrebbe presto passare all'esame dell'Aula''. Si vuole evitare che il confronto sulla riforma elettorale prosegua senza l'accordo del Pd. E' Renato Schifani, presidente del Senato, a sollecitare il massimo consenso rivolgendo un appello alle forze politiche: ''Le regole vanno scritte a piu' mani, l'impegno e' per un testo largamente condiviso''.
Fuori dalla commissione Affari costituzionali si tratta perchè la soglia per ottenere il premio di governabilita' possa essere fissata al 40% come vuole il Pd che chiede anche di prevedere il premio del 10% al partito o alla coalizione vincente qualora nessuna delle forze in competizione elettorale raggiunga il 40%. Quel 10% e' definito dal Pd ''premio di aggregazione'' e avrebbe la funzione di dare a chi arriva primo almeno il compito di tentare di comporre una maggioranza in Parlamento. Ma si negozia anche sul tema delle preferenze. Nel testo votato dalla commissione di Palazzo Madama, se ne prevedono tre a disposizione dell' elettore.
Il Pd chiede che vengano ridotte a due con l'indicazione di votare un uomo e una donna in modo da avviare la parita' di genere nella composizione della rappresentanza parlamentare. Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, tiene la barra dritta: ''Sul premio al partito di maggioranza relativa, come ha chiesto la Corte costituzionale, bisognava fissarne il tetto. Il problema e' quello che si vuole. Vogliamo lasciare una legge elettorale che permetta a Bersani e Vendola di raggiungere il 55% per cento con il 30% dei voti? Io non lo voglio. Se il Pd vuole tenersi il Porcellum, lo dica chiaramente''.
Ipotesi di riforma elettorale (Grafico: Ansa-Centimetri) |
Polemico e' Vendola: ''Vedo che Casini si e' ritrovato con gli antichi alleati, con il Pdl, con la Lega Nord e persino con Rutelli. L' idea che la legge elettorale debba essere sempre un tentativo al fotofinish di cambiare le regole del gioco per produrre un risultato differente alla fine della partita e' insopportabile''. Conclude il leader di Sel: ''Se avessero avuto un po' piu' di rispetto per le regole democratiche, avrebbero dovuto, di fronte alla paralisi che si e' determinata in Parlamento, riconoscere che c'e' stato il pronunciamento di un milione e 200mila italiani che hanno sottoscritto la richiesta che puo' essere interpretata con un articolo: si cancella il Porcellum e si resuscita il Mattarellum''.