Lum e Aidda per il talento femminile: presentato ieri il primo corso nel Sud Italia per donne manager

BARI. Migliorarsi vuol dire cambiare senza aver paura di tentare. Sfidarsi e andare oltre. E’ questo in sintesi il significato che hanno voluto trasmettere i relatori intervenuti alla presentazione del primo corso di alta formazione personal brandig e managerialità femminile del Sud Italia che inizierà a gennaio 2013 dal titolo ‘Brand: Donna. Penelope diventa manager’, voluto dalla School of Management dell’Università Lum Jean Monnet e l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda (Aidda) di Puglia, Basilicata e Calabria. Si tratta di un progetto per valorizzare la crescita professionale e fortificare le potenzialità imprenditoriali delle donne sorrette da una solida cultura di base.

I lavori sono stati introdotti da Micaela Trizio Caiati, presidente Aidda Puglia, Basilicata e Calabria e Candida Bussoli, docente di Economia del Mercato Mobiliare e contitolare del corso di Economia e gestione delle Istituzioni Finanziarie della Lum. Il punto di partenza da cui questo corso vuol iniziare è l’esperienza unita alla pratica e alla buona teoria: un mix di tutti questi elementi permetterà di scommettere su se stessi e rafforzare il talento per mettere in risalto le propria abilità nella conduzione di una impresa lavorativa. Esempi di successo tra le donne manager impegnate a casa e sul lavoro sono stati quelli di Giovanna Dell’Onte, giovane presidente del marchio di borse in neoprene ‘Leghilà’ (presente a Milano, Londra, Vienna e Padova, e dal 2013 si prevede l’apertura di store anche in Usa, Spagna, Francia, Roma, Venezia e mercato arabo) a cui è stato assegnato il premio Aidda 2012 per giovani imprenditrici, e Angela D’Onghia, presidente di Harry&Sons, prima donna pugliese ad essere insignita nel 2008 della carica di Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

La sana dose di ottimismo, la capacità di mettersi in gioco e di non lasciare nulla di intentato per non morire di rimpianti poi, sono state le molle che hanno fatto scattare l’intuizione giusta per la via del successo e della realizzazione personale. Il trait d’union tra l’affermazione e la consapevolezza delle proprie capacità  deve essere la formazione: acquisire benessere, trasmettere emozioni, fissare obiettivi, credere nell’etica e nel cambiamento diventano gli step per raggiungere l’eccellenza e garantire maggiori opportunità di crescita. Nei loro interventi hanno confortato questa idea Mariano Tria, consulente e formatore aziendale, Eufemia Ippolito, presidente nazionale della FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), Paola Laforgia, presidente dell’Ordine dei giornalisti di Puglia e Basilicata e Francesco Albergo, docente di Programmazione e Controllo delle Aziende di Credito della LUM Jean Monnet. Ha concluso i lavori Micaela Trizio Caiati sottolineando che l’assoluta protagonista della realtà lavorativa deve essere la donna dalla tempra d’acciaio senza perdere mai la propria sensibilità e femminilità.

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