Medicina Bari: truffavano università, denunciati due docenti e un tecnico

BARI. Tre dipendenti pubblici, un funzionario tecnico (amministrativo) del Dipartimento di Odontostomatologia e due docenti medici dell'Universita' di Bari, sono stati denunciati da militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza del capoluogo pugliese con le accuse di truffa aggravata ai danni della stessa Universita' e falso in atti pubblici. L'operazione e' stata denominata 'Ubique'.

I provvedimenti sono giunti al termine di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo pugliese nell'ambito dell'operazione 'Apollonia' che nello scorso mese di luglio porto' a scoprire una associazione a delinquere che favoriva aspiranti studenti in concorsi pubblici per l'ammissione ai corsi d laurea a numero chiuso di Medicina e Chirurgia e di Odontoiatria e Protesi dentaria dell'Universita' di Bari. A insospettire i finanzieri sono stati i numerosi titoli di studio ed attestati di post-formazione conseguiti da un tecnico del Dipartimento di Odontoiatria e Protesi nel periodo in cui lo stesso svolgeva l'attivita' lavorativa da amministrativo per l'Ateneo.

In particolare il dipendente e' riuscito dal 2002 al 2011 a ottenere, precisamente nell'anno accademico 2002/2003, un master di II livello in Medicina della sessualita' e a frequentare negli anni accademici successivi un dottorato di ricerca triennale e il corso di laurea in Odontoiatria e Protesi partecipando alle lezioni e agli esami di profitto. Si tratta di titoli accademici che richiedono la frequenza obbligatoria alle lezioni e ai tirocini pratici.

 L'esame dei documenti reperiti in Ateneo e l'incrocio dei dati ottenuti mediante le informazioni raccolte dai docenti titolari dei diversi corsi di formazione a cui aveva partecipato il dipendente hanno consentito di concludere che lo stesso si era assentato illegittimamente e ripetutamente dal suo posto di lavoro per frequentare le lezioni del master, le lezioni e i tirocini del corso di laurea in Odontoiatria e le attivita' didattiche del dottorato di ricerca in Ambiente, Medicina e Salute. Inoltre avrebbe dichiarato il falso in occasione dell'ammissione al dottorato non comunicando di essere gia' iscritto al corso di laurea in Odontoiatria e Protesi nella stessa Universita', condizione che preclude l'iscrizione e gli altri iter formativi.

Gli investigatori hanno accertato che due docenti universitari avrebbero commesso in diversi episodi falsi in atto pubblico volti a favorire gli illeciti commessi dal dipendente dell'Universita'. In particolare, nel corso della seduta d'esame di Diagnosi e Terapia Odontostomatologica 2 del maggio 2010, hanno redatto uno statino e il relativo verbale dello studente-lavoratore con annessa proposta di voto di profitto, senza che l'esaminato avesse partecipato alla seduta e sostenuto la prova.

Quindi avrebbero certificato il falso, attestando e sottoscrivendo in un verbale del Collegio dei docenti del novembre 2008, il possesso da parte del dipendente universitario della laurea di 1° livello in biologia cellulare e molecolare, in realta' mai conseguita nonche' la sua partecipazione assidua alle attivita' didattiche e di ricerca previste dal corso di dottorato, di fatto mai avvenuta. Attraverso questi raggiri compiuti per quasi un decennio dal tecnico dipendente dell'Ateneo di Bari, l'uomo avrebbe percepito indebitamente compensi per piu' di 103 mila euro relativi alle oltre 7.000 ore di assenza ingiustificata dal proprio posto di lavoro. Le condotte dei docenti universitari indagati per falso in atto pubblico sono state rimesse alla valutazione della magistratura contabile.