ROMA. "Rifletterò su tutte le possibilità nessuna esclusa in cui eventualmente io ritenga di poter dare il mio contributo al miglior interesse dell'Italia". E' quanto risponde il presidente del Consiglio Mario Monti a 'Che tempo che fa', a chi gli chiede se intenda tornare a Palazzo Chigi dopo le elezioni. "In che modo possa contribuire non so, rifletterò e sarà decisione mia se accettare di dare un contributo ", aggiunge Monti.
"Non lo ho preso in alcun particolare modo: decisioni, qualunque possano essere, sono scelte inevitabilmente mie ma mi affiderò molto alle valutazioni del Capo dello Stato, a quanto ha da dire in generale ed a me in particolare", risponde Monti a chi gli chiede come abbia preso le parole del presidente Napolitano sull'impossibilità della sua candidatura in quanto senatore a vita.
"Ha ragione chi dice che un altro governo tecnico sarebbe una sconfitta", aggiunge il premier. "Il mio governo non è stato un governo politico nella composizione, anche perché i partiti hanno declinato il mio invito a partecipare, ma la sua attività è schiettamente politica. E' schiettamente politico cercare di separare di più la politica da ciò che non dovrebbe appartenerle, che si tratti di sanità o di Rai. Credo che sia politico spiegare ai cittadini la realtà cruda e la mancanza di soluzioni facili, trattando i cittadini come adulti". "Non è importante che ci sia questo o quel presidente del consiglio ma che cambi la mentalità del paese", afferma. (ANSA)
"Non lo ho preso in alcun particolare modo: decisioni, qualunque possano essere, sono scelte inevitabilmente mie ma mi affiderò molto alle valutazioni del Capo dello Stato, a quanto ha da dire in generale ed a me in particolare", risponde Monti a chi gli chiede come abbia preso le parole del presidente Napolitano sull'impossibilità della sua candidatura in quanto senatore a vita.
"Ha ragione chi dice che un altro governo tecnico sarebbe una sconfitta", aggiunge il premier. "Il mio governo non è stato un governo politico nella composizione, anche perché i partiti hanno declinato il mio invito a partecipare, ma la sua attività è schiettamente politica. E' schiettamente politico cercare di separare di più la politica da ciò che non dovrebbe appartenerle, che si tratti di sanità o di Rai. Credo che sia politico spiegare ai cittadini la realtà cruda e la mancanza di soluzioni facili, trattando i cittadini come adulti". "Non è importante che ci sia questo o quel presidente del consiglio ma che cambi la mentalità del paese", afferma. (ANSA)
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