"Niente di scottante in quella chiavetta"


MILANO. Mi avevano promesso dei soldi, ma alla fine io non ho visto neanche un euro". E' quanto ha spiegato Marjus Anuta - uno dei tre albanesi arrestati per il sequestro del cassiere di Silvio Berlusconi, Giuseppe Spinelli - nell'interrogatorio davanti al gip di Milano, Paola Di Lorenzo. E avrebbe chiarito che non sapeva nulla dei presunti documenti 'scottanti' e del contenuto della chiavetta usb, offerti in cambio di soldi dal capo della banda, Francesco Leone.

Anuta, da quanto si è appreso, verrà sentito domani dai pm di Milano, così come Alessio Maier, un altro dei 'protagonisti' del sequestro, l'uomo che avrebbe avuto contatti con intermediari svizzeri per cercare di trasferire, stando alle intercettazioni, soldi in Svizzera. Leone dovrebbe tornare davanti ai pm tra una decina di giorni.

Intanto Francesco Leone, il presunto capo della banda che ha sequestrato il ragioniere Giuseppe Spinelli, tesoriere di Berlusconi, e sua moglie ha iniziato a collaborare con i pm. Ieri il pregiudicato barese è stato interrogato e ha risposto alle domande. Il verbale è stato secretato. Da quanto si è saputo, Leone potrebbe essere riconvocato nei prossimi giorni per chiarire altri aspetti del sequestro.

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