BARI. Anche il Comune di Bari aderisce alla “Giornata internazionale delle città per la vita - città contro la pena di morte”, promossa dalla Comunità di Sant'Egidio e domani, venerdì 30 novembre, illumina la colonna infame di piazza Mercantile.
La scelta del monumento barese, antica gogna alla quale venivano incatenati ed esposti al pubblico ludibrio i debitori insolventi, invita a riflettere sulla legalità, le violazioni dei diritti umani, e sulla pena di morte che contraddice la visione riabilitativa della giustizia, legittima la violenza e rischia di farsi strumento per colpire minoranze politiche, etniche o religiose.
La Comunità di Sant’Egidio dal 2002 ha promosso la Giornata Mondiale delle “Città per la vita-Città contro la Pena di morte” (Cities For Life, Cities Against the Death Penalty). La data del 30 novembre è stata scelta perché ricorda la prima abolizione della pena capitale, sancita dal Granducato di Toscana proprio il 30 novembre del 1786.
Quest’anno la comunità di Sant’Egidio ha invitato a Bari un testimone d’eccezione, Shujaa Graham, che ieri ha incontrato gli studenti delle scuole cittadine alla Fiera del Levante. Graham, afroamericano condannato a morte nel 1976 da una giuria di soli bianchi, dopo una lunga battaglia legale viene riconosciuto innocente nel 1981 e liberato dal braccio della morte del penitenziario di S. Quentin. Da allora diventa uno dei protagonisti della campagna per l’abolizione della pena di morte negli USA.
La scelta del monumento barese, antica gogna alla quale venivano incatenati ed esposti al pubblico ludibrio i debitori insolventi, invita a riflettere sulla legalità, le violazioni dei diritti umani, e sulla pena di morte che contraddice la visione riabilitativa della giustizia, legittima la violenza e rischia di farsi strumento per colpire minoranze politiche, etniche o religiose.
La Comunità di Sant’Egidio dal 2002 ha promosso la Giornata Mondiale delle “Città per la vita-Città contro la Pena di morte” (Cities For Life, Cities Against the Death Penalty). La data del 30 novembre è stata scelta perché ricorda la prima abolizione della pena capitale, sancita dal Granducato di Toscana proprio il 30 novembre del 1786.
Quest’anno la comunità di Sant’Egidio ha invitato a Bari un testimone d’eccezione, Shujaa Graham, che ieri ha incontrato gli studenti delle scuole cittadine alla Fiera del Levante. Graham, afroamericano condannato a morte nel 1976 da una giuria di soli bianchi, dopo una lunga battaglia legale viene riconosciuto innocente nel 1981 e liberato dal braccio della morte del penitenziario di S. Quentin. Da allora diventa uno dei protagonisti della campagna per l’abolizione della pena di morte negli USA.
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