GRAVINA IN PUGLIA (BA). Proseguono serrate le indagini dei carabinieri sull'omicidio del 43enne, Mario Albergo, ucciso ieri sera in un agguato a Gravina in Puglia, nel Barese. L'uomo e' stato raggiunto da due colpi di pistola, uno dei quali gli ha trapassato la fronte mentre l'altro ha colpito la clavicola sinistra. E' morto poco dopo all'ospedale di Altamura. Si tende ad escludere un collegamento con l'altro omicidio avvenuto di recente a Gravina in Puglia: il 5 ottobre e' stato freddato con tre colpi di pistola il sorvegliato speciale 50enne Nicola Matera, ritenuto vicino al clan malavitoso Mangione-Matera che dominava il territorio murgiano negli anni '80 e '90.
Le indagini, pero', hanno stabilito che l'omicidio e' avvenuto durante una lite per un rancore dovuto a banali motivi tra il suo presunto assassino, poi arrestato, ed il figlio della vittima stessa. Per la morte di Albergo le indagini si orientano verso altre ipotesi e si cercherebbero i responsabili nel sottobosco criminale e malavitoso locale. L'uomo e' stato ucciso davanti alla sua abitazione in via Emilio Guida dove sono stati condotti accertamenti tecnici e scientifici.
Gli inquirenti stanno sentendo persone e stanno visionando le immagini delle telecamere di cui sono dotati alcuni esercizi commerciali della zona.
E' da stabilire, in base al numero dei proiettili esplosi, il numero delle bocche di fuoco e quindi delle persone che hanno partecipato all'omicidio.
L'uomo ucciso era autista di una ditta di trasporti. Aveva precedenti penali e risulta tra i destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere in una maxi-operazione con 131 arrestati condotta dai carabinieri nel 2002 e denominata "Il canto del cigno" che sgomino' i sodalizi operanti sul territorio della Murgia.
Le indagini, pero', hanno stabilito che l'omicidio e' avvenuto durante una lite per un rancore dovuto a banali motivi tra il suo presunto assassino, poi arrestato, ed il figlio della vittima stessa. Per la morte di Albergo le indagini si orientano verso altre ipotesi e si cercherebbero i responsabili nel sottobosco criminale e malavitoso locale. L'uomo e' stato ucciso davanti alla sua abitazione in via Emilio Guida dove sono stati condotti accertamenti tecnici e scientifici.
Gli inquirenti stanno sentendo persone e stanno visionando le immagini delle telecamere di cui sono dotati alcuni esercizi commerciali della zona.
E' da stabilire, in base al numero dei proiettili esplosi, il numero delle bocche di fuoco e quindi delle persone che hanno partecipato all'omicidio.
L'uomo ucciso era autista di una ditta di trasporti. Aveva precedenti penali e risulta tra i destinatari di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere in una maxi-operazione con 131 arrestati condotta dai carabinieri nel 2002 e denominata "Il canto del cigno" che sgomino' i sodalizi operanti sul territorio della Murgia.
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CRONACA LOCALE