TARANTO. "Le cause che hanno provocato l'infortunio del giovane operaio Claudio Marsella, nel grave e inaccettabile incidente accaduto nel reparto Movimento ferroviario dell'Ilva, sono al momento in fase di accertamento da parte degli organi inquirenti che, siamo convinti, faranno piena luce sulle eventuali responsabilita"'. Lo scrivono in una nota congiunta le segreterie provinciali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil di Taranto.
"Le informazioni diramate in questi giorni dal comitato liberi e pensanti e sindacato Usb - aggiungono - non corrispondono alla realta'. La documentazione inerente agli accordi distribuita ai lavoratori e agli organi di stampa, infatti, ci risulta incompleta, mancante del cronoprogramma e della procedura di soccorso in caso di malore o infortunio dei lavoratori con dettaglio delle azioni da intraprendere. Alle menzogne ancora una volta rispondiamo dicendo che nessuna modifica organizzativa degli assetti di lavoro nel reparto Mof e' avvenuta in modo unilaterale, in quanto al fine di perfezionare quanto piu' possibile le modalita' di accordo si sono tenute assemblee retribuite di reparto tra i lavoratori, i quali hanno condiviso l'accordo".
Maggiori chiarimenti sull'attivita' sindacale, sin qui svolta, verranno forniti nel corso di una conferenza stampa che, le segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm terranno martedi' mattina, alle 11,00 nella sede di Piazza Bettolo a Taranto. Durante l'incontro, inoltre, sara' fornita la documentazione riguardante l'organizzazione del lavoro del movimento ferroviario dello stabilimento Ilva di Taranto.
Sia il Comitato liberi e pensanti che il movimento Tarantorespira hanno lanciato dure accuse sia all'azienda che ai sindacati relativamente al tragico infortunio sul lavoro per il quale oggi la Procura della repubblica ha iscritto tre persone nel registro degli indagati, adombrando il fatto che il locomotorista lavorasse da solo, in base ad accordi sindacali con l'azienda, e quindi ipotizzando che i soccorsi possano essere partiti in ritardo. Il Comitato 'Cittadini e lavoratori liberi e pensanti', secondo quanto riferito da Tarantorespira, a pure presentato un esposto in Procura proprio in merito ad un accordo sottoscritto a novembre del 2010 dai rappresentanti sindacali con l'azienda.
"Le informazioni diramate in questi giorni dal comitato liberi e pensanti e sindacato Usb - aggiungono - non corrispondono alla realta'. La documentazione inerente agli accordi distribuita ai lavoratori e agli organi di stampa, infatti, ci risulta incompleta, mancante del cronoprogramma e della procedura di soccorso in caso di malore o infortunio dei lavoratori con dettaglio delle azioni da intraprendere. Alle menzogne ancora una volta rispondiamo dicendo che nessuna modifica organizzativa degli assetti di lavoro nel reparto Mof e' avvenuta in modo unilaterale, in quanto al fine di perfezionare quanto piu' possibile le modalita' di accordo si sono tenute assemblee retribuite di reparto tra i lavoratori, i quali hanno condiviso l'accordo".
Maggiori chiarimenti sull'attivita' sindacale, sin qui svolta, verranno forniti nel corso di una conferenza stampa che, le segreterie territoriali di Fim, Fiom e Uilm terranno martedi' mattina, alle 11,00 nella sede di Piazza Bettolo a Taranto. Durante l'incontro, inoltre, sara' fornita la documentazione riguardante l'organizzazione del lavoro del movimento ferroviario dello stabilimento Ilva di Taranto.
Sia il Comitato liberi e pensanti che il movimento Tarantorespira hanno lanciato dure accuse sia all'azienda che ai sindacati relativamente al tragico infortunio sul lavoro per il quale oggi la Procura della repubblica ha iscritto tre persone nel registro degli indagati, adombrando il fatto che il locomotorista lavorasse da solo, in base ad accordi sindacali con l'azienda, e quindi ipotizzando che i soccorsi possano essere partiti in ritardo. Il Comitato 'Cittadini e lavoratori liberi e pensanti', secondo quanto riferito da Tarantorespira, a pure presentato un esposto in Procura proprio in merito ad un accordo sottoscritto a novembre del 2010 dai rappresentanti sindacali con l'azienda.