LECCE. Alcuni pescatori scoperti a pescare sugli argini del Bacino Idume. “Tolleranza zero - commenta l’Assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido - soprattutto per coloro che risulteranno recidivi.
Arrivano le prime sanzioni e i primi sequestri di attrezzatura da parte del Corpo delle Guardie Ecozoofile di ANPANA per coloro che non rispettano il divieto di caccia e pesca sull’area del Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio. Risalgano all’altro pomeriggio le sanzioni da 52 euro inflitte ai sensi della Legge Regionale istitutiva del Parco, la 25 del 2002, nei confronti di alcuni pescatori che si cimentavano con canna a mulinello e attrezzature varie sugli argini del Bacino Idume, in piena area protetta. Per gli impavidi pescatori è scattato anche il sequestro di tutta l’attrezzatura.
Gli operatori ANPANA, in particolare le Guardie Ecozoofile annesse a questa associazione nazionale, facenti capo all’Assessorato alle Politiche Ambientali, sono impegnati quotidianamente nel servizio di vigilanza sul Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio. Sotto il coordinamento dell’Ufficio Parco-Settore Ambiente del Comune, mentre nei mesi passati si sono limitati a svolgere una semplice funzione deterrente e di informazione nei confronti di coloro che si accingevano a svolgere attività di caccia o pesca nell’area di Rauccio, dall’altro pomeriggio, invece, sono passati ai fatti. “Tolleranza zero - commenta l’Assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido - soprattutto per coloro che risulteranno recidivi”.
“L’importante ruolo delle guardie eco-zoofile - aggiunge l’Assessore Guido - permette una vigilanza costante che favorisce il rispetto delle leggi, dei regolamenti locali, nazionali ed internazionali in difesa degli animali, della fauna selvatica, dell’ambiente e del patrimonio naturale. Oltre a intervenire in caso di maltrattamento di animali, le guardie eco-zoofile svolgono anche un importante ruolo preventivo, informando i cittadini riguardo alle norme vigenti in termini di benessere animale e sensibilizzando su tematiche protezioniste”.
Arrivano le prime sanzioni e i primi sequestri di attrezzatura da parte del Corpo delle Guardie Ecozoofile di ANPANA per coloro che non rispettano il divieto di caccia e pesca sull’area del Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio. Risalgano all’altro pomeriggio le sanzioni da 52 euro inflitte ai sensi della Legge Regionale istitutiva del Parco, la 25 del 2002, nei confronti di alcuni pescatori che si cimentavano con canna a mulinello e attrezzature varie sugli argini del Bacino Idume, in piena area protetta. Per gli impavidi pescatori è scattato anche il sequestro di tutta l’attrezzatura.
Gli operatori ANPANA, in particolare le Guardie Ecozoofile annesse a questa associazione nazionale, facenti capo all’Assessorato alle Politiche Ambientali, sono impegnati quotidianamente nel servizio di vigilanza sul Parco Naturale Regionale Bosco e Paludi di Rauccio. Sotto il coordinamento dell’Ufficio Parco-Settore Ambiente del Comune, mentre nei mesi passati si sono limitati a svolgere una semplice funzione deterrente e di informazione nei confronti di coloro che si accingevano a svolgere attività di caccia o pesca nell’area di Rauccio, dall’altro pomeriggio, invece, sono passati ai fatti. “Tolleranza zero - commenta l’Assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido - soprattutto per coloro che risulteranno recidivi”.
“L’importante ruolo delle guardie eco-zoofile - aggiunge l’Assessore Guido - permette una vigilanza costante che favorisce il rispetto delle leggi, dei regolamenti locali, nazionali ed internazionali in difesa degli animali, della fauna selvatica, dell’ambiente e del patrimonio naturale. Oltre a intervenire in caso di maltrattamento di animali, le guardie eco-zoofile svolgono anche un importante ruolo preventivo, informando i cittadini riguardo alle norme vigenti in termini di benessere animale e sensibilizzando su tematiche protezioniste”.