BARI. I capigruppo in Consiglio regionale, Antonio Decaro, Michele Losappio, Angelo Disabato, Donato Pellegrino e Giacomo Olivieri, hanno presentato una proposta di modifica della Legge elettorale regionale, che ricalca i due articoli bocciati ieri dal Consiglio, ovvero quelli inseriti dal Comitato promotore nella legge popolare per la parità di genere.
''Il nostro intento - sottolineano - è quello di non arrestare il cammino intrapreso per il legittimo riconoscimento della parità di genere, così come ci è stato chiesto da più di 30mila pugliesi''. ''Purtroppo - aggiungono - su una strada che sembrava ormai spianata, si è frapposta la volontà di chi ha probabilmente paura che le donne possano sottrarre loro la poltrona''.
''Il centrosinistra - concludono i consiglieri - farà del riconoscimento della parità di genere una battaglia che porterà avanti fino in fondo, affinchè le donne possano avere il posto che meritano nelle istituzioni. E le istituzioni possano avvantaggiarsi del prezioso contributo delle donne''.
"PAGINA NERA PER DEMOCRAZIA" - "Una pagina nera per la democrazia” è il commento di Annamaria Carbonelli, presidente del Consulta regionale femminile, all’indomani della bocciatura in Consiglio regionale della proposta di legge di iniziativa popolare sulla parità di genere.
"PAGINA NERA PER DEMOCRAZIA" - "Una pagina nera per la democrazia” è il commento di Annamaria Carbonelli, presidente del Consulta regionale femminile, all’indomani della bocciatura in Consiglio regionale della proposta di legge di iniziativa popolare sulla parità di genere.
“È una pagina oscura ed è stato un ‘No’ ingiusto, perché non si trattava di dare alle donne qualche cosa in più, ma era fondamentale riconoscere la tutela dei diritti imprescindibili garantiti dalla Costituzione, all’art. 51, che parlano di uguaglianza sostanziale e di rispetto della persona in quanto tale".
"Non ci arrenderemo ad un incidente di percorso – aggiunge Annamaria Carbonelli – continueremo a portare avanti la battaglia sulla legge elettorale, perché si possa realizzare l’obiettivo della democrazia paritaria, che non è soltanto un diritto ma un traguardo di civiltà”.