Primarie: Renzi, me la gioco

Renzi-Bersani: sarà sfida al ballottaggio per decidere il candidato premier
"Si va al ballottaggio" e questo "per me è un risultato ottimo". Lo ha detto Pier Luigi Bersani, commentando il primo turno delle primarie del centrosinistra. Il ballottaggio, secondo il segretario del Pd, "ci consentirà di allungare di una settimana l'attenzione del paese su di noi".

La giornata di oggi "l'abbiamo voluta, è stata una giornata magnifica, il risultato per me è ottimo - ha detto Bersani arrivano al comitato elettorale a Piacenza per incontrare i suoi sostenitori -. Si va al ballottaggio e" questo "allungherà di una settimana l'attenzione del paese su di noi e ci consentirà di dimostrare chi siamo: un grande partito, grande schieramento dei progressisti in grado di dare una mano a questo paese".

"Una giornata strepitosa - ha aggiunto -. La scelta che abbiamo fatto di queste primarie è stata giusta. Non me la si rubi perché l'ho voluta io... visto che sento anche affermazioni strane".

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RENZI CI CREDE: ORA ME LA GIOCO -"Sono convinto che siamo in grado di spostare una parte dei voti di Bersani, voglio andarli a prendere". Ne è convinto il sindaco di Firenze Matteo Renzi aggiungendo di puntare anche ai voti di "Tabacci, Puppato e Vendola" con cui colmare la distanza di 250 mila voti". "Sono convinto che se pur Vendola dica di non votare Renzi questo non significa che ci sia il travaso di voti completamente per Bersani. Su questo noi abbiamo grandi chance", aggiunge. "Non vogliamo sfasciare il Pd, ma farlo vincere cambiando schema di gioco, giocatori, convocati e allenatore", sottolinea Renzi. "E' già passata la gioia di ieri sera, ora siamo convinti di potercela fare". "Chi si accontenta di come sono andate le cose - aggiunge - voti Bersani, chi vuole investire sul cambiamento può scegliere noi". "Il punto centrale è che si riparte da zero a zero, e ripartendo da zero a zero ce la giochiamo fino all'ultimo". Così Matteo Renzi a Mattino 5 su Canale 5. "Si riparte totalmente da capo - afferma - e hai bisogno di andare a recuperare gente nuova, che magari ha votato per Tabacci, Puppato o Vendola, e che indipendentemente delle indicazioni che daranno loro sono pronti a ragionare e riflettere". "I risultati sono molto positivi, e sono particolarmente contento del clima. Ora bisogna andare a convincere i delusi del centrodestra, che possono essere coinvolti da noi", aggiunge il sindaco di Firenze a Sky Tg24. Quanto alla sfida di domenica prossima, Renzi spiega: "Do per assodato che Vendola scelga Bersani, non ho dubbi su questo".

VENDOLA, APPOGGIO BERSANI SE RISPETTA IMPEGNI - Sel darà indicazione ai suoi elettori di votare al ballottaggio per le primarie solo se il leader del Pd si impegnerà a rispettare l'agenda e i programmi del centrosinistra. Lo ha riferito Nichi Vendola in una conferenza stampa a conclusione della riunione del coordinamento politico nazionale del partito.

Il presidente della Regione Puglia ha inviato una lettera virtuale a Bersani per chiedergli che "gli impegni sottoscritti per le primarie non diventino carta straccia, perché in questo caso saremmo liberi tutti". "Escludo che Sel possa dare il suo sostegno a Renzi nel ballottaggio", aggiunge Vendola. "Del resto il nostro appoggio non se lo aspetta neanche lui. Ha fatto una campagna brillante con un dispendio di energie e risorse economiche, ma tutto in un'ambiguità di fondo perché con le sue proposte il ricambio del Paese rimane confinato ad un ricambio della classe dirigente del Pd. Serve invece un nuovo modello di sviluppo.

Renzi non può pensare di apparire come un rivoluzionario che cerca il consenso dell'ancien regime". "Nelle primarie del centrosinistra abbiamo ottenuto poco meno del 16% dei consensi. Ma questo dato, letto nel territorio, fornisce elementi straordinari di rilievo della nostra presenza che si attesta intorno al 20% nelle principali città italiane", rileva il leader di Sel.

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