FOGGIA.
Dare corso agli accordi attuativi del protocollo d’intesa recentemente sottoscritto tra Regione e Università di Foggia per la gestione dell’azienda ospedaliero universitaria “Ospedali Riuniti” di Foggia, con la riserva di verificare con il nuovo anno (in cui il SSR uscirà fuori dal Piano di rientro) la possibilità di consentire nuove assunzioni nell’ambito della deroga del 15% al blocco sussistente. In questa maniera il presidente della III commissione Dino Marino ha concluso la seduta odierna in cui sono stati auditi il Rettore dell’Università di Foggia Giuliano Volpe, il preside della facoltà di Medicina dell’ateneo dauno Matteo Di Biase e il management dell’A.O.U. (direttore generale Tommaso Moretti e direttori sanitario e amministrativo rispettivamente Deni Procaccini e Gaetano Fuiano). Alla riunione ha partecipato anche l’assessore alle Politiche della salute, Ettore Attolini.
Il protocollo d’intesa in questione è stato aggiornato nel giugno 2011 ma, dovendo fare i conti con gli effetti del Piano di rientro e in particolare con la deliberazione n. 1388/2011 (che ha rimodulato i parametri standard regionali per l’individuazione di strutture semplici e complesse), si è reso necessario un riallineamento che ha portato ad un altro aggiornamento del protocollo in questione che è stato approvato dalla Giunta regionale il 31 ottobre scorso.
Sulle modalità di questo aggiornamento (che ha ridotto, tra l’altro, le Unità operative complesse da 78 a 45 distribuendole uniformemente tra componenti universitaria e ospedaliera) non tutti sono d’accordo. In particolare il direttore sanitario degli “OO.RR.” di Foggia che nei giorni scorsi ha presentato le dimissioni che peraltro sono state respinte. Secondo Procaccini il rinnovo della convenzione deve essere funzionale ad un’adeguata integrazione tra le tre funzioni fondamentali che sono connaturate ai protocolli Regione – Università: l’assistenza, la didattica e la ricerca scientifica. Ma questa integrazione non deve essere fine a se stessa ma trasversale in una logica di integrazione nel contesto di un progetto di salute ben definito. Quindi un criterio di “gestione per processi” che consente di sapere chi, come, dove, quando e perché.
Sulla necessità di coniugare in maniera organica assistenza, didattica e ricerca scientifica in un’ottica di integrazione hanno concordato un po’ tutti. Sulle relative modalità un po’ meno.
Il rettore Volpe ha tenuto a sottolineare che la logica seguita nella definizione del protocollo è stata quella di eliminare i duplicati e attivare nuovi reparti rispetto alle esigenze espresse dal territorio, procedendo ad accorpamenti e razionalizzando l’esistente.
Il D.G. Moretti ha ricordato la realizzazione precedente dei dipartimenti che ha reso possibile il processo di accorpamento, grazie anche allo straordinario sforzo portato avanti dal personale medico e infermieristico. Rispetto a quest’ultimo che allo stremo, Moretti ha chiesto alla Regione nuove assunzioni con la 2° tranche delle deroghe allo sblocco del turn over previsto dalla legge Balduzzi nella misura del 15%. Secondo il D.G. sarebbe opportuno coinvolgere il territorio (rispetto al quale gli OO.RR. svolgono un ruolo di supporto assistenziale importante). Questo potrebbe consentire il trasferimento di 4-5 U.O.C mitigando gli effetti della citata delibera 1388.
Secondo il preside De Biase per fare didattica e ricerca scientifica occorrono strutture e mezzi. Se non si vuole l’università di Foggia lo si dica – ha aggiunto -, ricordando che in sede di rivisitazione del protocollo sono state soppresse tre unità operativa complesse con professori operativi. “Non si puo’ discutere – ha concluso – su un primariato in più o in meno”.
Davanti a questo scenario il direttore amministrativo dell’A.O.U. Gaetano Fuiano ha evidenziato che rispetto ai principi generali fissati dal protocollo d’intesa, occorre dare attuazione agli accordi attuativi privilegiando l’attività svolta. Posizione che è stato poi condivisa sostanzialmente dagli intervenuti.
Secondo l’assessore Attolini non stupiscono le perplessità sollevate in una fase di profonda trasformazione della Sanità pugliese. Ha assicurato attenzione alla situazione di Foggia nel 2013 nel corso della 2° fase delle deroghe al blocco della assunzioni e ha sollecitato l’intervento della commissione paritetica rispetto agli accordi attuativi del protocollo, sottolineando il contributo più ampio che potrebbe essere assicurato dall’Organo di indirizzo dell’A.O.U foggiana.
Il presidente Marino ha preso l’impegno, infine, di scrivere una nota ufficiale al Direttore Moretti chiedendo l’attuazione del protocollo, anche attraverso il contributo del Comitato paritetico aziendale universitario ospedaliero.
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