BARI. “Contro lo strapotere e le intromissioni speculative delle agenzie di rating mi ero fatto promotore, ad agosto scorso, insieme ad altri 40 parlamentari del Pdl, di una forte iniziativa che ci ha visti presentare alla Procura di Trani un atto di costituzione di parte civile della parte offesa contro le agenzie di rating Moody’s e Fitch. Le richieste di rinvio a giudizio formulate oggi dalla Procura tranese nei confronti dei dirigenti delle due agenzie di rating confermano un quadro gravissimo e inquietante che rafforza il nostro impegno a proseguire sulla strada della difesa della democrazia e delle prerogative dello Stato e dei cittadini italiani, a tutela della collettività e a ristoro degli incalcolabili danni sia economici all’erario – come calcola la Corte dei Conti del Lazio sui 120 miliardi di euro – che politici, subiti come elettori e parlamentari del PdL.
Se, infatti, come sostiene l’impianto accusatorio della Procura, le pagelle emesse dalle agenzie di rating inquisite, sullo stato di salute dell’economia italiana e sulle iniziative di risanamento e rilancio economico adottate dal Governo Berlusconi allora in carica, sono il frutto di manipolazioni e, dunque, sono state falsate e distorte, non solo i cittadini italiani avrebbero subito un ingente danno economico, ma si sarebbe creata a livello nazionale e internazionale una devastante azione di delegittimazione del Governo, della stabilità economica dell’Italia e della maggioranza di centrodestra che governava il Paese.
Il mio auspicio è che presto alle nostre 40 firme quali parti offese nel procedimento contro le agenzie di rating si uniscano in tanti e vi sia finalmente una reazione forte e unitaria della politica, perché l’azione legislativa di Parlamenti democraticamente eletti e di Governi legittimati dal democratico voto popolare, come era quello di centrodestra, non possano mai più subire intollerabili e dannose intromissioni speculative, di cui oggi i cittadini italiani pagano tragicamente le conseguenze.
Alla Procura di Trani va il plauso per la coraggiosa e meritoria azione di ripristino della verità , ricercata evidentemente anche negli Usa, dove S&P è pure indagata”.
Se, infatti, come sostiene l’impianto accusatorio della Procura, le pagelle emesse dalle agenzie di rating inquisite, sullo stato di salute dell’economia italiana e sulle iniziative di risanamento e rilancio economico adottate dal Governo Berlusconi allora in carica, sono il frutto di manipolazioni e, dunque, sono state falsate e distorte, non solo i cittadini italiani avrebbero subito un ingente danno economico, ma si sarebbe creata a livello nazionale e internazionale una devastante azione di delegittimazione del Governo, della stabilità economica dell’Italia e della maggioranza di centrodestra che governava il Paese.
Il mio auspicio è che presto alle nostre 40 firme quali parti offese nel procedimento contro le agenzie di rating si uniscano in tanti e vi sia finalmente una reazione forte e unitaria della politica, perché l’azione legislativa di Parlamenti democraticamente eletti e di Governi legittimati dal democratico voto popolare, come era quello di centrodestra, non possano mai più subire intollerabili e dannose intromissioni speculative, di cui oggi i cittadini italiani pagano tragicamente le conseguenze.
Alla Procura di Trani va il plauso per la coraggiosa e meritoria azione di ripristino della verità , ricercata evidentemente anche negli Usa, dove S&P è pure indagata”.
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