LECCE. Il sindaco di Lecce fa una precisazione per chiarire le ragioni e i destinatari dell'appello lanciato oggi attraverso una conferenza stampa.
"Vorrei precisare, per maggiore chiarezza, le intenzioni che mi hanno portato a lanciare un appello alle aziende della mia città, per invitarle a contribuire con i loro mezzi alla realizzazione del tradizionale presepe dell'Anfiteatro Romano. Non ho assolutamente preteso somme di denaro, né dagli imprenditori tantomeno dai cittadini. Ho semplicemente chiesto la disponibilità delle ditte ad essere partecipi - ognuno con i propri strumenti di lavoro (mezzi, manodopera, etc) - della realizzazione di un presepe che, per quanto importante, risulta quest'anno impossibile da finanziare, considerate le grosse difficoltà economiche di cui l'ente soffre, dovute ai tagli da parte dello Stato e a una situazione di crisi generale.
Una precisazione dovuta, perché mi dispiacerebbe se lo spirito di questa iniziativa venisse travisato a causa di una non corretta comunicazione".
Un sindaco, consapevole della fase critica che la sua comunità sta attraversando, non avrebbe mai chiesto ai cittadini di fare una colletta, né agli imprenditori di versare somme di denaro. L'amministrazione comunale tenta solo di salvare un simbolo del Natale di questa città.
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