BARI. Dai poliambulatori specialistici alla telemedicina: creare una rete di servizi sociosanitari a prezzi calmierati per i cittadini e senza impatto sulle finanze pubbliche, sviluppare la diagnostica a distanza, promuovere l'assistenza domiciliare integrata. La rivoluzione del welfare è possibile: in Puglia nasce RISP, la rete per l'integrazione sociosanitaria, attivata da un pool di cooperative sociali e soggetti privati che vogliono contribuire ad un sistema sempre più efficiente di sanità territoriale.
I poliambulatori del welfare, “un progetto importante, che avrà certamente ricadute positive, una risposta opportuna ai bisogni assistenziali della comunità e delle fasce più deboli, un’iniziativa avviata in un momento in cui il Paese ha bisogno di fantasia al potere, che si è persa”, ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, intervenendo alla presentazione nell’Aula consiliare.
“Questa Rete – ha aggiunto – ha i requisiti per affermarsi e per assolvere alla missione che si è data, contenere i costi migliorando i servizi e concorrendo a migliorare il sistema sociosanitario”. È stata costituita da soggetti impegnati nel terzo settore e nella sanità , presenti in oltre 100 comuni, con un fatturato aggregato di 175milioni di euro e 3500 occupati: i consorzi tra cooperative sociali Meridia (Confcooperative) ed Elpendù (Legacoop), la Fondazione Epasss, società Acli di servizi sociosanitari alla persona, la cooperativa di farmacisti pugliesi Farpas e l’azienda Doctor, specializzata in telemedicina.
L'iniziativa è stata presentata nell'Aula consiliare in un workshop moderato dal giornalista Daniele Amoruso, al quale oltre ad Introna sono intervenuti i presidenti di Risp e Meridia Gianfranco Visicchio, di Epasss Pasquale Leccese, della Farpas Vito Novielli, di Elpendù Paolo Tanese e Davide Bruno, del comitato scientifico Doctor.
Tra le altre finalità RISP rientrano la promozione di servizi sperimentali per la gestione e somministrazione del farmaco e dei prodotti di cura, l’innovazione tecnologica nel campo dei servizi sanitari, sociosanitari, socioassistenziali, l'informazione e l'educazione su argomenti legati alla salute.
La rete di poliambulatori, realizzata in collaborazione con Welfare Italia, vedrà l’inaugurazione del primo poli-specialistico a Bari, entro fine anno, in via Amendola. Poi una struttura per provincia, entro il 2013 ed altrettante nel 2014, per un totale di dodici in tutta la Puglia.
Nel presentare RISP, il presidente Visicchio ha messo in risalto la sinergia di soggetti privati che hanno deciso di fare squadra e unire le forze. Medici, farmacisti e cooperatori sociali mettono al centro le persone e provano ad offrire una risposta integrata, in partenariato col sistema pubblico. “Da una sanità basata sulle strutture ospedaliere dobbiamo passare a una sanità territoriale che migliori la qualità della vita al paziente e riduca i costi”. Si punta sull'assistenza domiciliare integrata, col supporto di tecnologie avanzate: “diffonderemo poliambulatori specialistici e trasformeremo le farmacie in presidi sociosanitari in grado di erogare servizi ai cittadini”.
Per Paolo Tanese, vicepresidente della Rete, altro uno dei settori attività sarà la ricerca scientifica: “promuovere progetti in grado di unire a sistema enti, saperi e capacità e all’esterno della Rete, mondo accademico, scientifico, imprenditoriale”. Punto di riferimento saranno i programmi europei che finanziano la ricerca: l’Italia offre al bilancio UE di settore più di quanto non ritorni poi sulla base dei in progetti finanziati. Nel Sud e in Puglia, la forbice è ancora più larga. “Sono finanziamenti aggiuntivi, che arricchirebbero il territorio integrando quelli, pur importanti, della Regione Puglia”.
L'obiettivo, per il presidente della Fondazione Epasss Pasquale Leccese, è una “sanità leggera che non attiene alla chirurgia e agli interventi di emergenza, ma alla medicina polispecialistica, all’odontoiatria, alla filiera del benessere psicologico e a quella riabilitativa, nonché alla medicina di comunità , come la medicina dello sport o quella del lavoro. Una sanità popolare, in grado di offrire, a prezzi calmierati, un’altissima qualità delle prestazioni e una presa in carico complessiva delle persone e delle famiglie. Come dice lo slogan: una Sanità “per Bene”.
“La forza di una cooperativa – ha sottolineato il presidente di Farpas, Vito Novielli – è nella capacità di tenere insieme condivisione e crescita, democrazia e innovazione. Sono aspetti propri dell'iniziativa e della storia di Farpas, che affronta la nuova sfida con la consapevolezza di mettere a disposizione capacità logistica, la rete qualificata delle sue farmacie associate e la determinazione di offrire risposte adeguate a una domanda di salute che si evolve. Qualità e risparmio possono convivere con il fare impresa insieme e integrando competenze e attività ”.
Le applicazioni nel settore medico sono state illustrate da Davide Bruno, del comitato scientifico di Doctor, azienda che fornisce servizi medici di telediabetologia con monitoraggio on line basato su tecnologie avanzate dal punto di vista medico-scientifico. “Nell'ambito della Rete Risp – ha detto – proporremo alla Regione di estendere ai cittadini con diabete mellito i servizi derivati dallo studio di telediabetologia Carpe Diem (CARdiovascular Prominent Events in Diabetes Emergency), sperimentato all'interno del progetto Nardino dell'ARES Puglia”. Carpe Diem è un sistema integrato di telecardiologia e automonitoraggio glicemico, con interventi in urgenza, raccolta e gestione dei dati su piattaforma web. Tutela i pazienti 24 ore su 24, con la raccolta del dato glicemico, l’elaborazione e l'erogazione dell’informazione terapeutica su smartphone. Obiettivo è ottimizzare il controllo della malattia diabetica e ridurre le complicanze, assicurando una migliore qualità della vita. “Le Asl potranno erogare un nuovo servizio ai diabetici, riqualificando la spesa corrente: è un esempio di fornitura smart di un servizio di salute al cittadino. A costo zero”.
I poliambulatori del welfare, “un progetto importante, che avrà certamente ricadute positive, una risposta opportuna ai bisogni assistenziali della comunità e delle fasce più deboli, un’iniziativa avviata in un momento in cui il Paese ha bisogno di fantasia al potere, che si è persa”, ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, intervenendo alla presentazione nell’Aula consiliare.
“Questa Rete – ha aggiunto – ha i requisiti per affermarsi e per assolvere alla missione che si è data, contenere i costi migliorando i servizi e concorrendo a migliorare il sistema sociosanitario”. È stata costituita da soggetti impegnati nel terzo settore e nella sanità , presenti in oltre 100 comuni, con un fatturato aggregato di 175milioni di euro e 3500 occupati: i consorzi tra cooperative sociali Meridia (Confcooperative) ed Elpendù (Legacoop), la Fondazione Epasss, società Acli di servizi sociosanitari alla persona, la cooperativa di farmacisti pugliesi Farpas e l’azienda Doctor, specializzata in telemedicina.
L'iniziativa è stata presentata nell'Aula consiliare in un workshop moderato dal giornalista Daniele Amoruso, al quale oltre ad Introna sono intervenuti i presidenti di Risp e Meridia Gianfranco Visicchio, di Epasss Pasquale Leccese, della Farpas Vito Novielli, di Elpendù Paolo Tanese e Davide Bruno, del comitato scientifico Doctor.
Tra le altre finalità RISP rientrano la promozione di servizi sperimentali per la gestione e somministrazione del farmaco e dei prodotti di cura, l’innovazione tecnologica nel campo dei servizi sanitari, sociosanitari, socioassistenziali, l'informazione e l'educazione su argomenti legati alla salute.
La rete di poliambulatori, realizzata in collaborazione con Welfare Italia, vedrà l’inaugurazione del primo poli-specialistico a Bari, entro fine anno, in via Amendola. Poi una struttura per provincia, entro il 2013 ed altrettante nel 2014, per un totale di dodici in tutta la Puglia.
Nel presentare RISP, il presidente Visicchio ha messo in risalto la sinergia di soggetti privati che hanno deciso di fare squadra e unire le forze. Medici, farmacisti e cooperatori sociali mettono al centro le persone e provano ad offrire una risposta integrata, in partenariato col sistema pubblico. “Da una sanità basata sulle strutture ospedaliere dobbiamo passare a una sanità territoriale che migliori la qualità della vita al paziente e riduca i costi”. Si punta sull'assistenza domiciliare integrata, col supporto di tecnologie avanzate: “diffonderemo poliambulatori specialistici e trasformeremo le farmacie in presidi sociosanitari in grado di erogare servizi ai cittadini”.
Per Paolo Tanese, vicepresidente della Rete, altro uno dei settori attività sarà la ricerca scientifica: “promuovere progetti in grado di unire a sistema enti, saperi e capacità e all’esterno della Rete, mondo accademico, scientifico, imprenditoriale”. Punto di riferimento saranno i programmi europei che finanziano la ricerca: l’Italia offre al bilancio UE di settore più di quanto non ritorni poi sulla base dei in progetti finanziati. Nel Sud e in Puglia, la forbice è ancora più larga. “Sono finanziamenti aggiuntivi, che arricchirebbero il territorio integrando quelli, pur importanti, della Regione Puglia”.
L'obiettivo, per il presidente della Fondazione Epasss Pasquale Leccese, è una “sanità leggera che non attiene alla chirurgia e agli interventi di emergenza, ma alla medicina polispecialistica, all’odontoiatria, alla filiera del benessere psicologico e a quella riabilitativa, nonché alla medicina di comunità , come la medicina dello sport o quella del lavoro. Una sanità popolare, in grado di offrire, a prezzi calmierati, un’altissima qualità delle prestazioni e una presa in carico complessiva delle persone e delle famiglie. Come dice lo slogan: una Sanità “per Bene”.
“La forza di una cooperativa – ha sottolineato il presidente di Farpas, Vito Novielli – è nella capacità di tenere insieme condivisione e crescita, democrazia e innovazione. Sono aspetti propri dell'iniziativa e della storia di Farpas, che affronta la nuova sfida con la consapevolezza di mettere a disposizione capacità logistica, la rete qualificata delle sue farmacie associate e la determinazione di offrire risposte adeguate a una domanda di salute che si evolve. Qualità e risparmio possono convivere con il fare impresa insieme e integrando competenze e attività ”.
Le applicazioni nel settore medico sono state illustrate da Davide Bruno, del comitato scientifico di Doctor, azienda che fornisce servizi medici di telediabetologia con monitoraggio on line basato su tecnologie avanzate dal punto di vista medico-scientifico. “Nell'ambito della Rete Risp – ha detto – proporremo alla Regione di estendere ai cittadini con diabete mellito i servizi derivati dallo studio di telediabetologia Carpe Diem (CARdiovascular Prominent Events in Diabetes Emergency), sperimentato all'interno del progetto Nardino dell'ARES Puglia”. Carpe Diem è un sistema integrato di telecardiologia e automonitoraggio glicemico, con interventi in urgenza, raccolta e gestione dei dati su piattaforma web. Tutela i pazienti 24 ore su 24, con la raccolta del dato glicemico, l’elaborazione e l'erogazione dell’informazione terapeutica su smartphone. Obiettivo è ottimizzare il controllo della malattia diabetica e ridurre le complicanze, assicurando una migliore qualità della vita. “Le Asl potranno erogare un nuovo servizio ai diabetici, riqualificando la spesa corrente: è un esempio di fornitura smart di un servizio di salute al cittadino. A costo zero”.
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