ROMA. Rambo potrebbe tornare sui grandi schermi. E' una delle più importanti indiscrezioni trapelate dalla conferenza stampa del film ''Bullet to the head'' che ha visto protagonisti, in Sala Petrassi, il regista Walter Hill, lo sceneggiatore Alessandro Camon e Sylvester Stallone, l'ospite piu' atteso di questa settima edizione del Festival Internazionale del film di Roma, accolto da un tripudio di applausi.
La pellicola, che ha incontrato il favore dei giornalisti presenti alla prima ufficiale, è incentrata su una graphic novel francese ed e' prodotta da Millar Gough Ink/Emjag e After Dark Films. Sara' distribuita in Italia da Buena Vista International.
La storia della conflittuale e improvvisata alleanza tra il poliziotto Taylor (Sung Kang) e il sicario Jimmy (Stallone), ha offerto inoltre numerosi spunti di riflessione e dibattito. In particolare, Hill ha raccontato la genesi del film: ''Io e Sly ci conosciamo da tanto tempo, ma non avevamo mai avuto la possibilita' di collaborare, cosa che adesso e' finalmente avvenuta. E' stato proprio lui a telefonarmi per propormi la sceneggiatura. Mi e' sembrata una buona storia, con richiami agli anni '80 eppure estremamente moderna''.
Stallone ha quindi raccontato parte della sua vita, dal suo primo incontro con Woody Allen alla visita, ieri, nella periferia di Tor Bella Monaca, dal rapporto con la macchina Hollywood fino a scampoli di vita privata, regalati all'uditorio con bonaria e disponibile ironia.
Sul finale, Stallone ha anche parlato dei suoi personaggi storici: ''Ci sarebbe un progetto - ha affermato - E se il corpo 'tiene' rivedrete Rambo... magari un Rambo con l'artrite, ma, insomma, Rambo potrebbe tornare!''.
La pellicola, che ha incontrato il favore dei giornalisti presenti alla prima ufficiale, è incentrata su una graphic novel francese ed e' prodotta da Millar Gough Ink/Emjag e After Dark Films. Sara' distribuita in Italia da Buena Vista International.
La storia della conflittuale e improvvisata alleanza tra il poliziotto Taylor (Sung Kang) e il sicario Jimmy (Stallone), ha offerto inoltre numerosi spunti di riflessione e dibattito. In particolare, Hill ha raccontato la genesi del film: ''Io e Sly ci conosciamo da tanto tempo, ma non avevamo mai avuto la possibilita' di collaborare, cosa che adesso e' finalmente avvenuta. E' stato proprio lui a telefonarmi per propormi la sceneggiatura. Mi e' sembrata una buona storia, con richiami agli anni '80 eppure estremamente moderna''.
Stallone ha quindi raccontato parte della sua vita, dal suo primo incontro con Woody Allen alla visita, ieri, nella periferia di Tor Bella Monaca, dal rapporto con la macchina Hollywood fino a scampoli di vita privata, regalati all'uditorio con bonaria e disponibile ironia.
Sul finale, Stallone ha anche parlato dei suoi personaggi storici: ''Ci sarebbe un progetto - ha affermato - E se il corpo 'tiene' rivedrete Rambo... magari un Rambo con l'artrite, ma, insomma, Rambo potrebbe tornare!''.