BARI. Significativo peggioramento della qualita' della vita, ricadute sulla sfera affettiva, ostacoli nella carriera. E' il quadro che emerge da un'indagine sulla qualita' di vita dei pazienti italiani con psoriasi lieve-moderata i cui risultati, per la regione Puglia, sono stati presentati a Bari. La quasi totalita' dei pazienti pugliesi, l'81,3%, ritiene che tali sintomi rendano la vita quotidiana abbastanza/molto difficile.
I problemi che maggiormente affliggono e rendono piu' difficile la vita quotidiana sono il dolore spesso presente (27,2%), il prurito continuo, che porta alla frequente necessita' di grattarsi (26,3%), il sanguinamento (25,4%). A complicare le cose il 20% dei pazienti che decide di curarsi da solo.
Dalle domande che riguardano la sfera lavorativa - fa sapere una nota - si rileva che nei pazienti pugliesi la psoriasi lieve-moderata condiziona lo svolgimento e l'evoluzione della carriera, provocando un senso d'imbarazzo e vergogna (30,6%), incidendo nella maggiore frequenza di assenza per malattia (29,6%) e rendendo piu' difficile la carriera, che puo' risultare compromessa (26,8%). Nella sfera familiare, a causa della malattia, i pazienti con psoriasi lieve-moderata provano disagio e frustrazione nei confronti del partner e dei figli (40,6%), un senso d'isolamento e non accettazione degli obblighi genitoriali/matrimoniali (36%, piu' della media nazionale che e' del 34,3%). Anche la sfera dei rapporti affettivi e sessuali, a causa della visibilita' dei segni della malattia sul corpo, e' un ambito in cui l'impatto della malattia e' particolarmente pesante, poiche' provoca in buona parte dei pazienti pugliesi insicurezza e ansia nei rapporti intimi (41,3%), insieme a vergogna e disagio a causa della visibilita' dei segni sul corpo (26,5%). Ma i pazienti pugliesi complicano le cose.
Piu' della meta' (51,1%) ritiene necessario rivolgersi al dermatologo solo quando la situazione non e' piu' controllabile. Diffuso, inoltre, il fai da te nella scelta del trattamento: il 20% dei pazienti pugliesi si e' auto-prescritto la terapia che sta effettuando. E spesso non e' costante. La conseguenza della mancata aderenza al trattamento e' la sua ridotta efficacia: per il 37,8% i trattamenti topici attualmente utilizzati non apportano benefici ai sintomi fisici principali della psoriasi, cioe' prurito (22,4%), dolore (13,3%), sanguinamento (13,3%), desquamazione (12,2%). Ne deriva che il 60% si ritiene poco o per nulla soddisfatto dalle terapie topiche.
I problemi che maggiormente affliggono e rendono piu' difficile la vita quotidiana sono il dolore spesso presente (27,2%), il prurito continuo, che porta alla frequente necessita' di grattarsi (26,3%), il sanguinamento (25,4%). A complicare le cose il 20% dei pazienti che decide di curarsi da solo.
Dalle domande che riguardano la sfera lavorativa - fa sapere una nota - si rileva che nei pazienti pugliesi la psoriasi lieve-moderata condiziona lo svolgimento e l'evoluzione della carriera, provocando un senso d'imbarazzo e vergogna (30,6%), incidendo nella maggiore frequenza di assenza per malattia (29,6%) e rendendo piu' difficile la carriera, che puo' risultare compromessa (26,8%). Nella sfera familiare, a causa della malattia, i pazienti con psoriasi lieve-moderata provano disagio e frustrazione nei confronti del partner e dei figli (40,6%), un senso d'isolamento e non accettazione degli obblighi genitoriali/matrimoniali (36%, piu' della media nazionale che e' del 34,3%). Anche la sfera dei rapporti affettivi e sessuali, a causa della visibilita' dei segni della malattia sul corpo, e' un ambito in cui l'impatto della malattia e' particolarmente pesante, poiche' provoca in buona parte dei pazienti pugliesi insicurezza e ansia nei rapporti intimi (41,3%), insieme a vergogna e disagio a causa della visibilita' dei segni sul corpo (26,5%). Ma i pazienti pugliesi complicano le cose.
Piu' della meta' (51,1%) ritiene necessario rivolgersi al dermatologo solo quando la situazione non e' piu' controllabile. Diffuso, inoltre, il fai da te nella scelta del trattamento: il 20% dei pazienti pugliesi si e' auto-prescritto la terapia che sta effettuando. E spesso non e' costante. La conseguenza della mancata aderenza al trattamento e' la sua ridotta efficacia: per il 37,8% i trattamenti topici attualmente utilizzati non apportano benefici ai sintomi fisici principali della psoriasi, cioe' prurito (22,4%), dolore (13,3%), sanguinamento (13,3%), desquamazione (12,2%). Ne deriva che il 60% si ritiene poco o per nulla soddisfatto dalle terapie topiche.
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Salute e benessere