BARI. “Ci volevano una manifestazione nutrita e una protesta come quella di oggi sotto la sede della Regione Puglia, l’occupazione dell’Ospedale e lo sciopero della fame del Sindaco di Monopoli Romani per indurre il presidente Vendola a occuparsi finalmente dei problemi posti e a fornire risposte doverose ai cittadini.
Dopo otto anni di ignavia e di sprechi, in assenza di una visione programmatica necessaria alla riorganizzazione ospedaliera, oggi Vendola e la sua Giunta cercano di far passare per 'razionalizzazione' provvedimenti di accorpamento e soppressione che si palesano sempre più come una politica di tagli dei diritti, della solidarietà e dell’efficienza.
Quanto accaduto a Monopoli è emblematico dell’arroganza e della confusione che regnano sovrane nelle politiche sanitarie del governo regionale.
Ci auguriamo che gli impegni presi siano mantenuti e che Vendola voglia occuparsi anche di quanto accade all’ospedale Di Venere, uno dei più importanti ospedali della Puglia vittima anch’esso della confusione amministrativa, della clientela, della faziosità e della corruzione che hanno prevalso sui principi di responsabilità e di efficienza con conseguenze che oggi pagano i cittadini, sulla propria pelle e con le proprie tasche, costretti, nonostante tasse altissime, a liste d'attesa vergognose e umilianti e a disagi e disservizi che feriscono la dignità dei pazienti e la professionalità degli operatori, creando grave pregiudizio per la tutela della salute.
Quella di oggi non è stata la manifestazione per difendere il campanile di Monopoli, ma per difendere il diritto alla cura e alla prevenzione di ciascun cittadino pugliese dallo smantellamento del sistema sanitario regionale ad opera di un presidente e della sua giunta che in otto anni sulla pelle e sulla salute dei cittadini pugliesi hanno saputo ben speculare, costruendo la propria fortuna politica”.
Lo dichiara in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione Sanità del Senato e coordinatore cittadino del Pdl Grande Città di Bari.
Dopo otto anni di ignavia e di sprechi, in assenza di una visione programmatica necessaria alla riorganizzazione ospedaliera, oggi Vendola e la sua Giunta cercano di far passare per 'razionalizzazione' provvedimenti di accorpamento e soppressione che si palesano sempre più come una politica di tagli dei diritti, della solidarietà e dell’efficienza.
Quanto accaduto a Monopoli è emblematico dell’arroganza e della confusione che regnano sovrane nelle politiche sanitarie del governo regionale.
Ci auguriamo che gli impegni presi siano mantenuti e che Vendola voglia occuparsi anche di quanto accade all’ospedale Di Venere, uno dei più importanti ospedali della Puglia vittima anch’esso della confusione amministrativa, della clientela, della faziosità e della corruzione che hanno prevalso sui principi di responsabilità e di efficienza con conseguenze che oggi pagano i cittadini, sulla propria pelle e con le proprie tasche, costretti, nonostante tasse altissime, a liste d'attesa vergognose e umilianti e a disagi e disservizi che feriscono la dignità dei pazienti e la professionalità degli operatori, creando grave pregiudizio per la tutela della salute.
Quella di oggi non è stata la manifestazione per difendere il campanile di Monopoli, ma per difendere il diritto alla cura e alla prevenzione di ciascun cittadino pugliese dallo smantellamento del sistema sanitario regionale ad opera di un presidente e della sua giunta che in otto anni sulla pelle e sulla salute dei cittadini pugliesi hanno saputo ben speculare, costruendo la propria fortuna politica”.
Lo dichiara in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione Sanità del Senato e coordinatore cittadino del Pdl Grande Città di Bari.
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