LECCE. La Regione Puglia, condannata dal giudice di pace di Lecce a risarcire i pazienti oncologici che, tra gennaio e marzo 2011, pagarono di tasca propria l'intero costo dell'esame Pet-Tac non fornito in regime di convenzione, ha erogato i primi cinque rimborsi. Per ogni risarcimento e' stata versata una somma di circa mille euro piu' spese legali.
+ Il centrodestra: "Che fine ha fatto la Pet pubblica?"
Nei primi tre mesi dello scorso anno, l'unico apparecchio Pet-Tac disponibile in provincia di Lecce, presso uno studio radiologico privato, non aveva la copertura finanziaria regionale per poter garantire il servizio in qualita' di struttura convenzionata. La Regione, nel marzo scorso, era stata condannata dal giudice di pace Luigi Piro a pagare le spese sostenute dai pazienti, difesi dall'avvocato Massimo Todisco. L'ente, nelle scorse settimane, ha pero' rinunciato all'appello e, di conseguenza, il Tribunale di Lecce ha dichiarato l'estinzione del giudizio. La sentenza e' cosi' passata in giudicato. Da qui a breve saranno discusse numerose altre cause intentate contro la Regione da una cinquantina di pazienti, cui e' assai probabile che il giudice dia ragione sulla base del precedente giurisprudenziale. In tal caso la Regione Puglia dovra' far fronte a un esborso che l'avvocato Todisco quantifica complessivamente in oltre 50mila euro.
Ancora oggi in provincia di Lecce non esiste una Pet-Tac pubblica.
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Ancora oggi in provincia di Lecce non esiste una Pet-Tac pubblica.