Sequestro lampo collaboratore Berlusconi. Arresto anche nel Barese

Giovanni Spinelli, tesoriere di Silvio Berlusconi
MILANO. Un sequestro lampo a scopo di estorsione di uno stretto collaboratore dell' ex premier Silvio Berlusconi e della moglie, e' avvenuto nel milanese la notte tra il 15 e il 16 ottobre. Lo ha comunicato stamani la Polizia, che sta eseguendo degli arresti. I delinquenti, dicendosi in possesso di documentazione in grado di ''ribaltare la sentenza civile d'Appello del cosiddetto lodo Mondadori'', chiedevano che Berlusconi consegnasse in cambio di essa 35 milioni di euro.

VITTIME GIUSEPPE SPINELLI E MOGLIE - Sono Giuseppe Spinelli e la moglie le vittime del sequestro lampo organizzato da delinquenti per usarli come intermediari e proporre a Berlusconi documenti 'scottanti' in cambio di 35 milioni di euro. L'indiscrezione è emersa stamani mentre la Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Milano, sta eseguendo arresti e perquisizioni. Giuseppe Spinelli, classe 1941, è ritenuto il tesoriere di Silvio Berlusconi e suo uomo di fiducia, oltre che consulente per anni di Veronica Lario, l'ex consorte. Da molti viene considerato uno degli uomini più potenti e vicini al Cavaliere.

ARRESTO ANCHE NEL BARESE - Gli arrestati nelle indagini sul sequestro di Giuseppe Spinelli ragioniere di Silvio Berlusconi e di sua moglie, sono Francesco Leone, un pregiudicato pugliese di 51 anni, specializzato in questo genere di reati, arrestato a Paliano (Frosinone), Pierluigi Tranquilli, di 34, residente a Olevano Romano (Roma), pregiudicato, e Alessio Maier, di 46, residente a Malnate (Varese), con precedenti. Oltre a questi 3, ritenuti gli organizzatori e gli ideatori ci sono 3 pregiudicati albanesi.

IL GIALLO DEL RISCATTO - "Il pm ipotizza che" lo spostamento di denaro da una cassetta di sicurezza di uno degli arrestati in una banca svizzera "possa trattarsi di una parte del riscatto che potrebbe essere stato pagato in un momento successivo al rilascio degli ostaggi ma non monitorato". Lo scrive il gip nell'ordinanza di custodia cautelare, in cui sottolinea però che questa è "una ricostruzione possibile, come è anche possibile che il denaro sia riconducibile ad altri affari illeciti del nostro, che non è nuovo alla commissione di reati come quello per cui si procede". La "cifra in gioco" nel sequestro lampo del ragionier Giuseppe Spinelli è di "otto milioni". E' quanto si legge nell'ordinanza di custodia cautelare, in cui si fa riferimento ad una conversazione intercettata di due degli arrestati: Francesco Leone, il presunto capo della banda e Alessio Maier.

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