BARI. Per i consiglieri regionali pugliesi la proposta di uniformare gli stipendi avanzata dalla Conferenza Stato-Regioni, portandoli a 6000 euro netti mensili in tutte le Regioni, significherebbe una sforbiciata abbastanza rilevante ma, secondo quello che spiegano all'Adnkronos i capigruppo del Popolo della Liberta' e di Sinistra Ecologia e Liberta', Rocco Palese e Michele Losappio, questi 'sacrifici' verrebbero accettati di buon grado.
Tra l'altro, se da una parte gli stipendi dei consiglieri pugliesi sono tra i piu' alti d'Italia, raggiungendo quasi 9000 euro netti mensili (e prima erano anche maggiori), e a questi record non si sottraggono nemmeno le 'paghe' del presidente della Regione (il quale ha annunciato recentemente un ulteriore taglio), del presidente del Consiglio e degli assessori, sull'altro piatto della bilancia ci sono le spese per le attivita' dei gruppi consiliari che sono tra le piu' basse d'Italia.
Sulla proposta di taglio degli stipendi che verrebbero adeguati ai livelli piu' bassi (quelli della Regione Umbria) "siamo assolutamente d'accordo, non c'e' nessun problema", dice il capogruppo del Popolo della Liberta', Palese. "Il nostro presidente del Consiglio Introna - aggiunge - faceva parte della delegazione. Se le decisioni sono queste ci uniformiamo, senza se e senza ma". (Adnkronos.it)
Tra l'altro, se da una parte gli stipendi dei consiglieri pugliesi sono tra i piu' alti d'Italia, raggiungendo quasi 9000 euro netti mensili (e prima erano anche maggiori), e a questi record non si sottraggono nemmeno le 'paghe' del presidente della Regione (il quale ha annunciato recentemente un ulteriore taglio), del presidente del Consiglio e degli assessori, sull'altro piatto della bilancia ci sono le spese per le attivita' dei gruppi consiliari che sono tra le piu' basse d'Italia.
Sulla proposta di taglio degli stipendi che verrebbero adeguati ai livelli piu' bassi (quelli della Regione Umbria) "siamo assolutamente d'accordo, non c'e' nessun problema", dice il capogruppo del Popolo della Liberta', Palese. "Il nostro presidente del Consiglio Introna - aggiunge - faceva parte della delegazione. Se le decisioni sono queste ci uniformiamo, senza se e senza ma". (Adnkronos.it)
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