Dario Durante. È stato approvato il bilancio di previsione della Provincia di Taranto, uno degli ultimi atti del consiglio provinciale prima del suo scioglimento che dovrebbe avvenire all'inizio del prossimo anno, come stabilito dalla contestata riforma decisa dal governo Monti.
Una manovra definita «lacrime e sangue» dall'assessore al Bilancio Giampiero Mancarelli, in quanto «per tenere i conti in ordine e garantire i servizi in settori strategici come la formazione professionale, l'ambiente, le scuole e la viabilità» si è reso necessario aumentare l'addizionale provinciale della Rc Auto. Una decisione presa soprattutto per salvaguardare il livello occupazionale di numerosi lavoratori, dalle stabilizzazioni effettuate con “Taranto Isolaverde”, all'istituto musicale Paisiello fino all'approvazione all'unanimità di un ordine del giorno per trovare una soluzione definitiva con il coinvolgimento del sindacato per i ventotto precari che si occupano della gestione del protocollo informatico.
«Il patto di stabilità sarà rispettato: attendiamo che la Regione Puglia ci assegni i 24 milioni di euro maturati dal nostro Ente per le opere pubbliche realizzate o in fase di realizzazione» ha dichiarato Mancarelli. «L'assessore regionale Pelillo ci ha rassicurato e così anche quest'anno centreremo i nostri obiettivi pur dovendo far fronte a minori trasferimenti».
Ad ogni modo, l'ufficio legale della Provincia di Taranto si è già attivato per chiedere alla Regione Puglia di onorare gli impegni assunti. «Come per tutte le istituzioni pubbliche italiane, anche per la Provincia di Taranto è tempo di grossi sacrifici e scelte dolorose. Negli ultimi tre anni, infatti, l'Amministrazione Florido ha dovuto far fronte a minori entrate per circa venti di milioni di euro, cifra che salirà ancora nel 2013 se l'ulteriore sforbiciata al trasferimento dei fondi a favore degli enti locali sarà confermata».
Ma sullo sfondo restano numerosi nodi da sciogliere: dal destino delle società partecipate dell'ente di via Anfiteatro alla partita politica che si sta giocando per l'accorpamento territoriale con Brindisi.
Una manovra definita «lacrime e sangue» dall'assessore al Bilancio Giampiero Mancarelli, in quanto «per tenere i conti in ordine e garantire i servizi in settori strategici come la formazione professionale, l'ambiente, le scuole e la viabilità» si è reso necessario aumentare l'addizionale provinciale della Rc Auto. Una decisione presa soprattutto per salvaguardare il livello occupazionale di numerosi lavoratori, dalle stabilizzazioni effettuate con “Taranto Isolaverde”, all'istituto musicale Paisiello fino all'approvazione all'unanimità di un ordine del giorno per trovare una soluzione definitiva con il coinvolgimento del sindacato per i ventotto precari che si occupano della gestione del protocollo informatico.
«Il patto di stabilità sarà rispettato: attendiamo che la Regione Puglia ci assegni i 24 milioni di euro maturati dal nostro Ente per le opere pubbliche realizzate o in fase di realizzazione» ha dichiarato Mancarelli. «L'assessore regionale Pelillo ci ha rassicurato e così anche quest'anno centreremo i nostri obiettivi pur dovendo far fronte a minori trasferimenti».
Ad ogni modo, l'ufficio legale della Provincia di Taranto si è già attivato per chiedere alla Regione Puglia di onorare gli impegni assunti. «Come per tutte le istituzioni pubbliche italiane, anche per la Provincia di Taranto è tempo di grossi sacrifici e scelte dolorose. Negli ultimi tre anni, infatti, l'Amministrazione Florido ha dovuto far fronte a minori entrate per circa venti di milioni di euro, cifra che salirà ancora nel 2013 se l'ulteriore sforbiciata al trasferimento dei fondi a favore degli enti locali sarà confermata».
Ma sullo sfondo restano numerosi nodi da sciogliere: dal destino delle società partecipate dell'ente di via Anfiteatro alla partita politica che si sta giocando per l'accorpamento territoriale con Brindisi.