Taranto: sit-in in stazione

TARANTO. “La Regione Puglia, come al solito, è abilissima nel gioco dello scaricabarile, dimenticando in fretta le proprie responsabilità sull’isolamento nel quale la Puglia, ma in particolare la provincia di Taranto, sono precipitate a causa dell’assenza di collegamenti ferroviari degni tal nome con il resto della penisola. Senza dimenticare i trasporti aeroportuali… Così come colpevolmente dimentica che quello alla mobilità è un diritto sacrosanto e internazionalmente riconosciuto di ogni cittadino: mortificarlo in tal modo è un segno di inciviltà”.
Sono le parole usate dal Segretario Generale della UIL di Puglia, Aldo Pugliese, per confermare la presenza “massiccia” del sindacato al sit in di protesta organizzato dalle categorie dei trasporti e in programma il 23 novembre, alle ore 10, dinanzi alla stazione di Taranto.

“Tagliare i collegamenti con la Puglia e con Taranto – continua Pugliese – non vuol dire solo negare ai cittadini il diritto alla mobilità, ma anche mettere a rischio tanti posti di lavoro, specialmente tra i lavoratori dell’appalto Fs. E in un momento di buio pesto dal punto di vista sia economico che occupazionale come quello che il Paese e il Mezzogiorno stanno vivendo, nessuno ne avverte l’esigenza…”.
Sono 25 i lavoratori addetti alle pulizie dei treni a trasporto regionale e servizi Officina Deposito Locomotive, 16 quelli impegnati nella pulizia dei treni a lunga percorrenza (di cui 3 già in cassa integrazione) e 6 gli incaricati della pulizia della stazione tarantina che potrebbero andare incontro a un futuro quantomeno incerto.

“Troppo comodo lanciare strali contro Trenitalia – precisa Pugliese – sebbene va da sé che la stessa non sia affatto esente da colpe. Tuttavia, sarebbe bastata una compartecipazione nelle spese da parte della Regione per garantire il servizio ferroviario, compreso quello notturno, allo stato attuale delle cose praticamente nullo. Invece, come d’abitudine, ci si appella all’assenza di fondi. Assenza di fondi che invece non ha costituito un problema quando si è trattato di versare 12 milioni di euro nelle casse di un’unica compagnia aerea privata, che ha ringraziato per il gentil dono dei cittadini pugliesi pagando per anni i contributi dei propri lavoratori all’estero e, ultimo in ordine di tempo, cancellando i voli notturni per Roma, contribuendo così all’innalzamento delle tariffe della concorrenza”.
Sempre sui collegamenti aeroportuali, Pugliese ribadisce come “la scarsa lungimiranza dimostrata dal management di Aeroporti di Puglia sta portando a uno stato di quarantena non solo per la provincia di Taranto, ma per l’intero arco ionico, fino alla Calabria settentrionale, passando attraverso la Basilicata, che nello scalo di Grottaglie trova il naturale sbocco per la connessione al resto d’Italia e all’Europa. Un’occasione perduta, quindi, per favorire settori come il turismo e il commercio, che da una ritrovata efficienza della rete infrastrutturale dei trasporti dovrebbero invece trarre quei benefici utili a fomentare il rilancio dell’intero tessuto economico della regione e del Mezzogiorno d’Italia all’insegna della crescita e dello sviluppo”.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto