TARANTO. La Provincia di Taranto alza la voce sulla questione dei collegamenti ferroviari invitando "ancora una volta Trenitalia a rivedere alcune scelte penalizzanti per la Terra Ionica". Il presidente Gianni Florido e il consigliere provinciale delegato ai Trasporti, Luciano Santoro, hanno scritto una lettera agli amministratori delegati di Fs, Trenitalia e Rfi, Mauro Moretti, Vincenzo Soprano e Michele Elia e per conoscenza ai ministri per la Coesione sociale e allo Sviluppo Economico, Fabrizio Barca e Corrado Passera.
"Da diverso tempo come amministratori provinciali di Taranto, insieme ai parlamentari, ai consiglieri regionali, ai sindaci del territorio ionico - sottolineano - ci siamo mobilitati contro le continue scelte compiute da Trenitalia riguardanti la Puglia ed in particolare la nostra provincia che conta quasi 600.000 abitanti. Il nostro scalo ferroviario, che risulta strategico sia per i collegamenti della dorsale adriatica sia per raggiungere la Calabria, e' stato fortemente penalizzato da decisioni che di fatto ledono gravemente il diritto alla mobilita' dei cittadini di Terra Ionica. Purtroppo registriamo molti segnali negativi in tal senso. Innanzitutto, Taranto non puo' piu' contare su un treno a lunga percorrenza notturno. Dopo le ore 19,40, la stazione potrebbe anche essere chiusa. I collegamenti diurni sono pochi e anche sotto il profilo organizzativo - continuano Florido e Santoro - ci sarebbero molti aspetti da approfondire. Tutto cio' contribuisce ad aggravare l'isolamento dello scalo ferroviario tarantino".
Per gli amministratori della Provincia si tratta di "una lenta agonia che ci mette davanti ad una semplice domanda: siamo alla vigilia della chiusura definitiva e totale della stazione ferroviaria di Taranto? Dopo aver trasferito la squadra di Rialzo a Bari, gli uffici della divisione Cargo, l'ufficio linea Dote, l'ufficio informazioni, il reparto movimento, ci chiediamo quali siano le prossime mosse di Rfi e Trenitalia. Se la direzione di marcia e' questa - rilevano Florido e Santoro - verrebbe da dire, allora tanto vale comunicarlo ufficialmente al territorio e ai suoi rappresentanti istituzionali senza infingimenti di sorta. Per queste ragioni riteniamo prioritario ed urgente ripristinare un minimo di collegamento notturno verso il nord, a partire dall'11 dicembre prossimo quando entrera' in vigore il calendario invernale.
A dispetto delle erronee valutazioni sul traffico passeggeri, riscontriamo proprio in Terra Ionica la pressante richiesta di collegamenti ferroviari efficienti da parte dei cittadini-viaggiatori. Ed e' proprio questa richiesta che potrebbe indurre Trenitalia, come noi auspichiamo, a rivedere le sue posizioni. Noi siamo disponibili a confrontarci nel merito delle questioni sollevate - concludono Florido e Santoro - a patto pero' che gli impegni gia' assunti o da assumere vengano poi effettivamente rispettati".
"Da diverso tempo come amministratori provinciali di Taranto, insieme ai parlamentari, ai consiglieri regionali, ai sindaci del territorio ionico - sottolineano - ci siamo mobilitati contro le continue scelte compiute da Trenitalia riguardanti la Puglia ed in particolare la nostra provincia che conta quasi 600.000 abitanti. Il nostro scalo ferroviario, che risulta strategico sia per i collegamenti della dorsale adriatica sia per raggiungere la Calabria, e' stato fortemente penalizzato da decisioni che di fatto ledono gravemente il diritto alla mobilita' dei cittadini di Terra Ionica. Purtroppo registriamo molti segnali negativi in tal senso. Innanzitutto, Taranto non puo' piu' contare su un treno a lunga percorrenza notturno. Dopo le ore 19,40, la stazione potrebbe anche essere chiusa. I collegamenti diurni sono pochi e anche sotto il profilo organizzativo - continuano Florido e Santoro - ci sarebbero molti aspetti da approfondire. Tutto cio' contribuisce ad aggravare l'isolamento dello scalo ferroviario tarantino".
Per gli amministratori della Provincia si tratta di "una lenta agonia che ci mette davanti ad una semplice domanda: siamo alla vigilia della chiusura definitiva e totale della stazione ferroviaria di Taranto? Dopo aver trasferito la squadra di Rialzo a Bari, gli uffici della divisione Cargo, l'ufficio linea Dote, l'ufficio informazioni, il reparto movimento, ci chiediamo quali siano le prossime mosse di Rfi e Trenitalia. Se la direzione di marcia e' questa - rilevano Florido e Santoro - verrebbe da dire, allora tanto vale comunicarlo ufficialmente al territorio e ai suoi rappresentanti istituzionali senza infingimenti di sorta. Per queste ragioni riteniamo prioritario ed urgente ripristinare un minimo di collegamento notturno verso il nord, a partire dall'11 dicembre prossimo quando entrera' in vigore il calendario invernale.
A dispetto delle erronee valutazioni sul traffico passeggeri, riscontriamo proprio in Terra Ionica la pressante richiesta di collegamenti ferroviari efficienti da parte dei cittadini-viaggiatori. Ed e' proprio questa richiesta che potrebbe indurre Trenitalia, come noi auspichiamo, a rivedere le sue posizioni. Noi siamo disponibili a confrontarci nel merito delle questioni sollevate - concludono Florido e Santoro - a patto pero' che gli impegni gia' assunti o da assumere vengano poi effettivamente rispettati".